Patientia et indulgentia in summis imperatoribus quoque animi magnitudinis manifesta indicia sunt. Quondam apud Romam in sumptuosa villa Augustus imperator graviter aegrotabat atque noctes inquietas consumebat, quia molesta noctua sine intermissione canebat et somnum saepe rumpebat. Tunc diligens miles Augustum liberare a gravi incommodo statuit: ideo statim noctuam deprehendit atque vivam ad imperatorem portavit. Miles, agnum praemium ab imperatore exspectabat: at Augustus mille tantum nummos diligenti militi donavit. Sed miles praemium indignum existimavit ac mox, iratus, miseram avem liberavit. Nunc vere irae et ultionis causa imperatori non deerat; aequo animo tamen contumeliam toleravit ac militem insolentem dimisit liberum.
Versione tradotta
La pazienza e l'indulgenza nei più grandi imperatori sono anche indizi di grandezza di animo. Una volta a roma nella suntuosa villa l'imperatore Augusto era gravemente malato e passava notti inquiete, poichè una fastidiosa nottola senza pausa cantava e rompeva il suo sonno spesso. Allora un diligente soldato decise di liberare Augusto da un grave incomodo: così subito catturò la nottola e la portò viva dall'imperatore. Il soldato, aspettava dall'imperatore un lauto premio: ma Augusto donò al soldato diligente solo mille denari. Ma il soldato considerava indegno il premio e subito, irato, liberò il povero uccello. Ora giustamente la causa dell'ira e della vendetta non mancò all'imperatore; tuttavia tollerò con animo giusto l'offesa e lasciò il soldato insolente libero.
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