I popoli della Mesopotamia: riassunto delle antiche civiltà
La Mesopotamia, il territorio bagnato dal Tigri e dall'Eufrate, fu successivamente abitata da diversi popoli. Per primi vi giunsero, attorno alla meta' del IV millennio, i Sumeri, un pacifico popolo di contadini, che creò numerose citta'-stato. Sconfitti dagli Accadi di Sargon il Grande, i Sumeri,
sul finire del III millennio, ripresero il sopravvento ma furono poi sottomessi definitivamente da un popolo semitico, i Babilonesi.
Tra i re di questo popolo si distinse Hammurabi, al quale si deve il primo codice di leggi. Piu' tardi, un nuovo popolo semitico, gli Assiri, conquisto' la Mesopotamia; e sotto il re Assurbanipal raggiunse un'immensa estensione territoriale. La loro crudelta' spinse pero' i Babilonesi a sollevarsi e a dar vita al secondo impero babilonese che, pur di breve durata, ebbe con il re Nabucodonosor un periodo di grandezza, finche' nel 538 a.C. con la caduta di Babilonia in mano ai persiani di Ciro, la civilta' mesopotamica ebbe fine.
Gli Ebrei
Gli Ebrei, guidati dal patriarca Abramo, si spostarono all'inizio del II millennio a.C. dalla Mesopotamia in Palestina, dove formarono una comunita' che non conosceva differenze di classe, unita dalla forza di un'unica religione. Travolti dall'invasione degli Hyksos e trascinati in Egitto, vi rimasero in stato di schiavitu' per circa quattro secoli. Dall'Egitto li libero' Mose' e il successore di lui, Giosue', che li ricondusse in Palestina. Organizzati dapprima in una federazione di dodici tribu' e poi in regno unitario, gli Ebrei ebbero come primo re Saul, al quale succedette Davide, che
conquisto' Gerusalemme. Sotto Salomone il regno ebraico raggiunse la massima estensione e alla morte di lui fu diviso nei regni d'Israele e di Giuda. Fu l'epoca dei Profeti, tormentata da continue lotte interne, finche' i due regni caddero in mano degli Assiri prima e dei Babilonesi poi, che ne deportarono gli abitanti in Mesopotamia. Il re persiano Ciro concesse agli Ebrei di tornare in
Palestina. Dopo la conquista romana si accentuo' il fenomeno della dispersione
degli Ebrei nel mondo.
I Fenici
Già 2000 anni prima di Cristo, nella stretta fascia costiera tra i monti del Libano e il mediterraneo, erano attive le grandi citta' dei Fenici, un popolo di navigatori. Ogni citta' fenicia aveva un proprio re e un governo autonomo e ognuna aveva fondato proprie colonie commerciali, spesso tra loro in
concorrenza. Dopo l'invasione dei "popoli del mare", la Fenicia fu assalita prima dagli Assiri, poi dai Babilonesi, che cercavano uno sbocco sul mare.
Infine, come era accaduto per gli Ebrei, anche i Fenici trassero giovamento dalla conquista persiana dell'Oriente e poterono riprendere con una certa liberta' i propri traffici. Si deve infine ricordare che ai Fenici va il merito dell'invenzione dell'alfabeto che, attraverso i Greci, e' giunto sino a noi.
Gli Ittiti
Verso l'inizio del II millennio a.C., giunsero nelle zone montuose tra l'Armenia e l'Asia Minore popolazioni d'origine diversa da quella dei Semiti; si trattava degli Indoeuropei provenienti dalle pianure della Russia meridionale. La piu' importante di queste popolazioni furono gli Ittiti che fondarono un potente Stato militare che giunse fino all'Egitto, ma che fu poi sommerso dagli Assiri.
I Persiani
Sull'altopiano iranico giunsero, verso il 2000 a.C., alcune popolazioni indoeuropee tra le quali emersero prima i Medi, che abbatterono l'impero assiro distruggendo Ninive, poi i Persiani che sotto la guida di Ciro il Grande sottomisero tutto l'Oriente antico. Con il successore di Ciro, Cambise, l'impero persiano comprese anche l'Egitto.
Il piu' grande dei re persiani fu forse Dario, successore di Cambise, che consolido' l'unita' del regno dandogli una solida organizzazione statale. Egli ingrandi' l'impero a nord e porto' a termine la conquista dell'Egitto, dove fece costruire un canale che univa il mar Rosso al Mediterraneo, come il
moderno canale di Suez. Dario venne pero' in urto con la nascente potenza greca, dalla quale fu sconfitto; e cosi' Serse, suo successore. Cio' determino' una grave crisi dell'impero persiano che nel 330 a.C., dopo un secolo di gravi lotte interne, fu conquistato da Alessandro Magno.
La raffinata civilta' persiana tuttavia non ando' del tutto perduta, ma entrata in contatto con quella greca nel nuovo grande impero di Alessandro, la influenzo' e modifico' portando il suo contributo d'arte e di pensiero.
I Cretesi
Nel III millennio a.C. un popolo di incerta origine si stabilì nell'isola di Creta, dando vita a una pacifica civilta' marinara, dominata da una ristretta aristocrazia e governata da un solo re. L'influenza della civilta' egea raggiunse presto le coste continentali. Intorno al 1750 a.C. pero' una
rivoluzione sociale, unita a calamita' naturali, provoco' una vera catastrofe, dalla quale tuttavia il nuovo regno cretese risorse piu' splendido del precedente, a giudicare dalle rovine del grandioso palazzo di Cnosso. In questo periodo l'influenza cretese, commerciale e politica, sotto la guida
della dinastia dei re Minosse aumento' notevolmente, finche' una nuova catastrofe, dovuta forse all'invasione di un popolo straniero, probabilmente gli Achei, provenienti dalla penisola greca, non distrusse per sempre, sul finire del 1400 a.C., la civilta' cretese.
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