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I presocratici rappresentano i primi i primi filosofi nella storia della filosofia. La filosofia si sviluppò nelle colonie greche dellAsia minore in un ambiente storico-sociale molto favorevole: infatti, i filosofi erano qui liberi di esporre il proprio pensiero grazie ad un controllo militare molto meno efficiente che ad Atene e grazie ai frequenti contatti che avvenivano con altre popolazioni e quindi con usi e costumi diversi da quelli greci( questo avvenne perché le colonie dellAsia minore erano prevalentemente dedite al commercio e quindi, grazie alla loro attività commerciale, interagivano con molteplici popoli). La filosofia nasce per un preciso motivo: alcune personalità greche volevano creare un pensiero che si staccasse completamente dai canoni che la società imponeva; non si poteva più accettare piattamente ciò che era imposto dalle autorità. Lo stesso termine FILOSOFIA significa amore per la conoscenza ed è configurata come unindagine critica e razione intorno agli interrogativi fondamentali che luomo si pone circa se stesso e la realtà che lo circondano. E importante ricordare che la data di nascita della filosofia è il VI secolo a.C. Il termine presocratici rappresenta un gruppo eterogeneo di pensatori, i quali studiano soprattutto luomo, e si occupano principalmente dei problemi della natura e della realtà. Gli stessi, possono essere chiamati (oltre a presocratici e presofisti) anche Naturalisti. Appartengono ai Presocartici: Gli Ionici di Mileto (Talete, Anassimandro, Anassimene). I Pitagorici ( Pitagora e seguaci) Gli Eraclitei (Eraclito e seguaci) Gli Eleati ( Parmenide e seguaci) I Fisici posteriori ( Empedocle, Anassagora, Democrito). Questi filosofi incentrano il loro pensiero sul problema che luomo si pone in campo cosmologico e ontologico. (cosmologia= indagine intorno alluniverso naturale e ai principi che lo costituiscono; ontologia= trattazione intorno allessere o alla realtà in generale). Gli ionici di Mileto(si chiamano così perché la loro fu attiva proprio nella città di Mileto), cercarono di rintracciare il principio (archè) delluniverso in varie parti. Larchè sidentifica in tre concetti fondamentali: 1) ilozoismo ->la materia possiede una forza intrinseca che la fa muovere, panteismo-> la presenza della forza della divinità è presente sempre e dovunque, monismo-> tutto risponde ad una legge unica. Talete, osservando che tutto prolificava grazie ad un elemento umido,rintraccia il principio darchè nellacqua. Anassimandro rintraccia come principio delluniverso linfinito o non- limitato( lapeiron) osservando che questo attraverso un vortice fa derivare tutte le cose per separazione e distinzione. Anassimene verificando che tutti gli organismi sono tali, poiché respirano, trova nellaria il suo archè. La scuola pitagorica prende il nome dal noto matematico Pitagora (575- 490/497 a.C. ). Questa scuola si ricollega, grazie ai suoi principi, sia alla filosofia ionica sia ai culti misterici (orfismo). La scuola pitagorica era una filosofia aperta a tutti, a patto che chi fosse affiliato avrebbe rispettato severi digiuni principi morali, religiosi e comportamentali, essenziali per compiere un itinerario formativo eccellente. Ladozione di queste rigide regole è giustificata dal fatto che i pitagorici credevano nellimmortalità e nella trasmigrazione dellanima (metempsicosi). I seguaci di Pitagora si suddividevano in due categorie principali. Acusmatici(professavano teorie di carattere mistico) e Matematici ( si occupavano di filosofia utilizzando la scienza).La filosofia dei pitagorici si basava su il principio dopposizione tra le cose, e secondo loro questi principi erano 10: limite e illimitato, dispari e pari, uno e molteplice, destro e sinistro, maschio e femmina, fermo e mosso, luce e tenebra, buono e cattivo, quadrato e rettangolo. I primi pitagorici concepivano la geometria come aritmogeometria vale a dire una matematica fondata sulla geometria. Questa (segue nel file da scaricare)
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