Il terremoto è un movimento improvviso della crosta terrestre dovuto alla liberazione di energia che si propaga sotto forma di onde sismiche (onde P: molto veloci, si propagano in ogni tipo di materiale e provocano movimenti longitudinali, onde S: più lente rispetto alle precedenti, si propagano solo nei solidi e provocano un movimento trasversale, entrambe si originano dall’ipocentro,il punto dal quale si origina il terremoto che può essere superficiale o profondo, man mano che aumenta di profondità aumenta anche l’intensità e l’estensione dell’area interessata al terremoto).Quando le onde P ed S arrivano in superficie si generano le onde L e le onde R che provocano dei movimenti più complessi,esse si originano dall’epicentro che è la proiezione in superficie dell’ipocentro, l’epicentro viene localizzato sfruttando la diversa velocità di propagazione delle onde. La maggior parte dei terremoti è dovuto al movimento delle masse rocciose lungo le faglie(ma sono anche associati a eruzioni vulcaniche, a zone di formazione di catene montuose, a fenomeni di crollo dovuti alla presenza di cavità sotterranee. L’energia liberata da un terremoto rappresenta la magnitudo che viene calcolata in base all’ampiezza delle onde sismiche registrate sui sismografi, ampiezze maggiori producono terremoti di entità maggiore e di conseguenza maggiore liberazione di energia (elevata magnitudo valori prossimi a 8), essa è valutata in base alla scala Richter (scala logaritmica). L’intensità invece viene valutata in base alla scala Mercalli-Cancani-Sieberg, essa è basata sugli effetti provocati dal sisma, è meno attendibile in quanto basata sui danni provocati, cioè danni agli edifici, alle infrastruttura, origine di frane ecc., danni che possono essere più o meno rilevanti in relazione alla densità di popolazione, al tipo e data di costruzione di edifici presenti ecc. dunque terremoti con magnitudine bassa possono far registrare, in una determinata località, intensità elevata (valore 10-11-12).
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