Bis ovans triumphavi, tres egi curules triumphos et appellatus sum viciens et semel imperator. Quia autem plures triumphos mihi senatus decreverat, iis supersedi. Laurum de fascibus deposui in Capitolio. Ob res prospere gestas a me aut per legatos meos auspiciis meis terrà marique quinquagiens et quinquiens decrevit senatus supplicationem deorum immortalium. Dies autem, cum ex senatus consulto supplicatum est, fuerunt DCCCLXXXX. In triumphis meis ducti sunt ante currum meum reges aut regum liberi novem. Consul fueram terdeciens, cum scribebam haec, et agebam septimum et tricensimum tribuniciae potestatis.
Versione tradotta
Celebrai il trionfo due volte con il rito dell'ovazione, vissi tre trionfi curuli e fui acclamato venti volte ed una volta imperatore. Ma dato che il senato mi aveva attribuito moltissimi trionfi, rinunciai a questi. Deposi dai fasci l'alloro nel campidoglio. A causa delle imprese compiute in modo favorevole da me o per mezzo dei miei legati in base ai miei auspici sia in terra che in mare il senato decretò cinquantacinque volte l'azione di grazia degli dèi immortali. Ma trascorsero 890 giorni, da quando si fece dal senatoconsulto l'azione di supplica. Durante i miei trionfi furono condotti dinanzi al mio carro nove re o figli di re. Ero stato console per tredici volte, quando scrivevo queste cose, e avevo vissuto 37 volte del potere.
tribunizio.
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