I veri beni non dipendono dalla fortuna - Studentville

I veri beni non dipendono dalla fortuna

Fortuna, ut antiqui dicunt, caeca est. Nam magna cum incostantia divitias aut inopiam, gloriam aut ignominiam, bona aut mala viris distribuit. Itaque hominum vitae diversae sunt, sed semper fortunae arbitrio obnoxiae. Vita Croesi, Lydorum rex, clarum incostantiae fortunae exemplum fuit. Nullum bonum Croeso deerat, quia is admodum opulentus erat atque eius regnum magnum floridumque erat, tamen victus a Persis et regnum et divitias amisit. Non solum reges et tyranni, sed etiam multi privati cives, cum magnas divitias possident, semper animos anxios habent et saepe vitam miseram agunt, quia divitias amittere nolunt et saeva fortunae tela timent. Sed vera bona non in decretis fortunae stant, ed in animo nostro sunt. Itaque viri sapientes fortunam neque invocant neque timent, sed animos serenum servant et viam beatam agunt.

Versione tradotta

La fortuna, come dicono gli antichi, è cieca. Infatti con grande incostanza distribuisce agli uomini la ricchezza o la miseria, la gloria o l’infamia, i beni o i mali. Perciò le vite degli uomini sono diverse, ma sempre esposte all’arbitrio della sorte. La vita di Creso, il re dei Lidi, è un chiaro esempio della instabilità della fortuna. A Creso non mancava nessun bene, poiché era oltremodo ricco e il suo regno era grande e florido, tuttavia, vinto dai Persiani, perse sia il regno sia le ricchezze. Non solo i re e i tiranni, ma anche molti privati cittadini, quando sono in possesso di grandi ricchezze, hanno sempre le menti inquiete e spesso conducono una vita misera, poiché non vogliono perdere la ricchezza e temono i duri colpi della sorte. Ma i veri beni non sono riposti nelle decisioni della fortuna, ma nel nostro animo. Perciò gli uomini saggi non invocano né temono la sorte, ma mantengono la mente serena e conducono una vita felice.

  • Letteratura Latina
  • Maiorum Lingua A
  • Versioni dai Libri di Esercizi

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti