Il brigantaggio nell’Italia post-unitaria - Studentville

Il brigantaggio nell’Italia post-unitaria

Spiega perché il brigantaggio nell’Italia post-unitaria si configura come l’esito inevitabile della mancata riforma agraria.

Nel 1860 l'esercito garibaldino sconfisse il regime borbonico e il Meridione venne annesso ai Savoia. Tra le ragioni del grande successo di Garibaldi nel mondo contadino meridionale vi era l'aspirazione al riscatto sociale espressa dalla riforma agraria: il possesso delle terre che avrebbe trasformato i contadini da braccianti in piccoli proprietari. Ma, la nuova classe dirigente non compì questa scelta anzi assegnò le terre sottratte alla Chiesa ai grandi proprietari terrieri mantenendo ancora viva la distinzione tra latifondisti e la massa di braccianti sempre più poveri. A questo si aggiunse l'aumento della pressione fiscale che gravava soprattutto sugli strati più bassi della popolazione e la leva militare obbligatoria per due anni. Si comprende così quanto il mondo contadino meridionale si sentisse tradito dopo aver fornito un grosso contributo alla causa nazionale. Infatti, migliaia di ribelli si diedero alla macchia derubando i ricchi latifondisti e portando avanti una guerriglia antiunitaria, fomentati dai borbone e dal papa a combattere contro l'esercito piemontese. La sollevazione sociale fu soprattutto il prodotto di un incontenibile disagio sociale.

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