Calvi momordit musca nudatum caput; quam opprimere captans alapam sibi duxit gravem. Tunc illa inridens: “Punctum volucris parvulae voluisti morte ulcisci, quid facies tibi, qui iniuriae addideris contumeliam?”. Respondit: “Mecum facile redeo in gratiam, quia non fuisse mentem laedendi scio. Sed te, contempti generis animal improbum, quae bibere humanum sanguinem, optem necare vel maiore incommodo”.
Versione tradotta
Una mosca morse la testa spoglia di un calvo; tentando di ammazzarla si diede uno schiaffo pesante. Allora quella ridendo: "Hai voluto vendicare con la morte la puntura di un piccolo insetto, che farai a te stesso, che hai aggiunto oltraggio ad oltraggio?". Rispose: "Con me facilmente farò pace, poiché so che non è stata la mente ad avere l'intenzione. Ma desidererei uccidere, anche con maggior danno, te, animale disonesto di razza insignificante, che ti diletti a bere il sangue umano".
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