IL CATALOGO DELLE DONNE DI ESIODO: I PRETENDENTI DI ELENA. Il catalogo dei corteggiatori o pretendenti di Elena, che ha come modello il Catalogo delle navi nell’Iliade (II, 484-759), dà l’occasione ad Esiodo di collegare le figure e le vicende delle Eoie ai personaggi e alle realtà poetiche del mondo omerico. In genere a ciascun eroe è dedicato un uguale numero di versi, e in tal modo il lettore aveva una visione completa del mondo, attraverso il mito, dalla Teogonia al Catalogo delle donne. Il numero complessivo dei corteggiatori dovrebbe essere tra i 25 e i 30: sono gli eroi che combatteranno a Troia, e il poeta è influenzato dall’Iliade. Sono elencati secondo un criterio geografico, e quelli che provengono dalla stessa regione sono raggruppati insieme: Podarche e Protesilao provengono da Filache e sono nominati vicini (fr. 199. 4-6 M.- W.). L’enumerazione sembra seguire una sorta di spirale geografica, che parte dalla reggia di Tindaro, nel Peloponneso, e culmina a Creta. I nomi che ci sono pervenuti dai frammenti rimasti sono undici: Menelao (Micene), Alcmeone e Anfiloco (Argo), Odisseo (Itaca), Toante (Etolia), Podarce e Protesilao (Filache), Menesteo (Atene), Aiace (Salamina), Elefenore (Eubea), Idomeneo (Creta).
I PRETENDENTI DI ELENA NELLE EOIE DI ESIODO. Ogni eroe è introdotto in modo conciso secondo il seguente schema:
- a) genealogia e origine
- b) metodo di corteggiamento
Di Odisseo, Protesilao, Menesteo, Elefenore, viene indicato il padre; di Alcmeone, Anfiloco, Toante, Podarce, Idomeneo, si arriva fino alle due generazioni precedenti, di Aiace non ci sono notizie genealogiche.
I doni nuziali vengono inseriti in brevi liste (frr. 197, 1-2; 198, 11; 199, 10-11; 200, 4-6). Solo Aiace presenta una lista di città, come accade nel Catalogo delle navi, dove i nomi dei comandanti sono seguiti dalla lista delle città sotto il loro potere.
Dai frammenti traspare inoltre l’autorità dei fratelli, Castore e Polluce, riguardo al matrimonio della sorella. Questo ruolo dovrebbe competere solo al padre, Tindaro; ma in questo caso, essendo Elena figlia di Zeus, probabilmente i fratelli fungono da tutori e protettori.
I PRETENDENTI DI ELENA: IL GIURAMENTO DI TINDARO. Una volta presentati i corteggiatori, nei versi finali Tindaro, dietro consiglio di Odisseo, fece giurare a tutti i pretendenti di rispettare la scelta di Elena e di prestare aiuto, all’occorrenza, a colui che ella avesse prescelto. Proprio questo giuramento obbligò in seguito tutti i capi greci a partire in guerra contro Troia.
Elena scelse Menelao, colui che aveva portato più doni ed era protetto da Ares. Nemmeno Achille, che a quel tempo era ancora giovane e seguiva sul Pelio gli insegnamenti del maestro Chirone, avrebbe potuto vincere contro di lui. Achille dunque non è tra i corteggiatori, tuttavia il suo nome non può essere omesso per il suo ruolo principale nella guerra di Troia.
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