Il cavallo di Troia - Studentville

Il cavallo di Troia

Molte persone erroneamente pensano che la vicenda del Cavallo di Troia sia narrata nell’Iliade di Omero, un poema epico che racconta delle battaglie e degli eventi durante il conflitto tra Achille e Agamennone. Sebbene l’Iliade tratti alcuni dei momenti più cruciali della Guerra di Troia, questo particolare episodio non è presente. La storia del Cavallo di Troia viene invece accennata nell’Odissea di Omero, dove si segue il viaggio dell’eroe greco Ulisse mentre cerca di tornare a Itaca dopo la caduta di Troia.

La versione del “Cavallo di Troia” che conosciamo oggi è raccontata nell’Eneide di Virgilio. Questo epico racconto latino narra le avventure di Enea, un troiano che fugge dalla sua città in fiamme per dirigersi verso l’Italia. La leggenda narra che, sul letto di morte, Virgilio chiese che l’Eneide fosse distrutta, forse perché non la considerava perfetta. Tuttavia, grazie all’imperatore Augusto, il poema fu salvato e pubblicato.

Il cavallo di Troia – Versione originale in Latino

achivi novem annos troiam oppugnaverunt sed troiani vehementer urbem suam defenderunt.decimo anno Epeus,Graecarum copiarum peritus faber,equum ligneum aedificavit cum hac inscriptione:”Achivi hunc equum Minervae deae dicant”.Deinde nonnuli strenui graeci viri in equi alvum clam intraverunt,et Graecorum copiae ad proximam insulam castra moverunt.Troiani, inimicorum fugae certi,magno cum gaudio exsultaverunt.Frusta Cassandrae, Priami filia, Troianos monebat:”Mihi credite,vera vobis praedico! Equus Graecorum dolus est! Inimici nostrum oppidum delebunt et nos necabunt aut captivos ducent”.

Il cavallo di Troia – testo tradotto

Gli achei assediarono Troia per nove anni ma i troiani difesero fortemente la loro città. Nel decimo anno Epeo, esperto fabbro delle truppe greche, costruì un cavallo di legno con questa iscrizione: gli achei dedicano questo cavallo alla dea Minerva. Poi alcuni strenui uomini greci entrarono nella pancia del cavallo, e le truppe dei greci mossero l’accampamento nell’isola più vicina. I troiani, certi della fuga dei nemici, esultarono con grande gaudio. Inutilmente, Cassandra figlia di Priamo ammoniva i troiani: credetemi, vi dico cose vere! Il cavallo è un inganno dei greci! I nemici distruggeranno la nostra città e ci uccideranno e riduranno prigionieri

 

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