Achivi frustra oppidum Troiam decem iam annos oppugnabant; Ulixes callidus Achivos admonebat et dolum suadebat. “Doleo – inquit – nam nondum Troianos vincere potuimus. Itaque vobis consilium meum ostendo: Troianos copiis nostris non terremus neque altos oppidi muros expugnamus, igitur dolum adhibebimus et equum ligneum aedificabimus. Equi alvum viris armatis implebimus et in navigiis apud propinquam insulam Tenedum expectabumus”. Callidi viri consilium Achivis placet, equum ligneum Minervae auxilio aedificant et strenuis viris complent, postea ad insulam Tenedum navigant et recessum simulant. Itaque equi dolo Achivi Troiam expugnabunt.
Versione tradotta
Gli Achei ormai da dieci anni invano assediavano la città di Troia; l'astuto Ulisse dava consigli agli Achei e suggeriva un inganno. "Sono addolorato - disse - infatti non ancora siamo riusciti a vincere i Troiani. Pertanto vi rivelo il mio piano: non spaventiamo i Troiani con le nostre milizie, e non espugniamo le alte mura della città, perciò useremo un inganno e costruiremo un cavallo di legno. Riempiremo di uomini armati il ventre del cavallo e attenderemo sulle navi presso la vicina isola Tenedo". Il piano dell'astuto uomo piace agli Achei, costruiscono un cavallo di legno con l'aiuto di Minerva e lo riempiono di uomini coraggiosi, poi navigano verso l'isola di Tenedo e fingono la ritirata. Così gli Achei espugneranno Troia con l'inganno del cavallo.
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