Il mito della fondazione di Roma (II) - Studentville

Il mito della fondazione di Roma (II)

Remum priorem sex vultures vidisse tradunt, deinde duplicem numerum Romulum; tum eodem tempore et Remus et Romulus a comitibus suis reges consalutati sunt: ille tempore augurii praecepto, hic numero avium. Quare cum, ira commoti, ad manus venissent, in turba ictus Remus decidit. Vulgatior est fama Remum ludibrio fratris novae urbis muros transiluisse et interfectum esse ab irato Romulo, qui haec verba adiecit: <>. Ita solus imperium cepit Romulus et nova urbs e conditoris nomine Roma appellata est. Rebus divinis rite perpetratis vocataque ad concilium multitudine, leges dedit quibus omnes servire promiserunt.

Versione tradotta

Raccontano che Remo per primo avesse visto sei avvoltoi, poi Romolo il numero doppio; allora nello stesso tempo sia Remo che Romolo furono salutati come re dai loro compagni: quello per la precedenza dell'apparizione augurale, questo per il numero di uccelli. Così, essendo venuti alle mani, mossi dall'ira, nella mischia Remo cadde morto per un colpo. Più diffusa è la leggenda che Remo per scherno del fratello avesse oltrepassato le mura della nuova città e fosse stato ucciso dall'irato Romolo, che aggiunse queste parole: <>. Così Romolo solo prese il potere e la nuova città fu chiamata Roma dal nome del fondatore. essendo stati adempiuti dovutamente i sacri riti e chiamata la folla a riunione, diede leggi alle quali tutti promisero di obbedire.

  • Letteratura Latina
  • Maiorum Lingua B
  • Versioni dai Libri di Esercizi

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