IL NEOREALISMO. Il Neorealismo è una poetica affermatasi in Italia a partire dal Secondo Dopoguerra, anche se i germogli possiamo individuarli nel periodo della seconda guerra mondiale, precisamente nel mondo cinematografico. Esso occupò la scena letteraria italiana fino alla fine degli anni Cinquanta, convolgendo critici e scrittori.
IL CINEMA NEOREALISTA. Il cinema neorealista italiano prende il via durante la seconda guerra mondiale. Tra gli esponenti principali troviamo Luchino Visconti, che nel 1943 gira Ossessione, un flm che interpreta in modo nuovo situazioni, personaggi, le passioni e il sesso. Dopo il film Visconti seguono numerosi altri successi che dobbiamo assolutamente ricordare, tra cui Roma città aperta (1945) di Rossellini e Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica. Questi grandi nomi conferiranno prestigio internazionale al cinema italiano, che diventerà la scuola più importante al mondo. Il cinema neorealista si basa essenzialmente sulla realtà del vero, idea che nasceva da una necessità pratica: la guerra infatti aveva distrutto tutto, Cinecittà era stata bombardata e non c’erano i soldi per costruire un set. Allora, si cominciò a riprendere la vita reale per strada e in ambienti non costruiti,
LA LETTERATURA NEOREALISTA. La stessa idea si ebbe anche nel mondo della letteratura. La narrativa neorealista del periodo della Resistenza italiana e del dopoguerra è scritta in presa diretta. Lo stile è veloce, ritmato e riprende il linguaggio parlato, proprio per farsi capire da tutti. Anche qui la realtà invade le pagine, si raccontano storie realmente accadute. Si cercano modelli nuovi, come per esempio la letteratura americana degli anni Trenta (Hemingway), mentre alcuni scelgono un grande maestro del passato, Giovanni Verga. La voglia di raccontare la realtà e cose vissute si scontrerà con gli avvenimenti legati alla guerra fredda: nel 1947, quando il conflitto tra blocco occidentale e orientale di inasprisce, le conseguenze si percepiscono anche nel mondo della cultura. Da corrente popolare, vivace e caotica, il Neorealismo diventa una sorta di obbligo ideologico. Chi intende stare dalla parte del popolo deve scrivere secondo i dettami del Partito comunista, di conseguenza l Neorealismo italiano si trasforma nella variante del Realismo socialista sovietico. Tra gli autori principali troviamo Giorgio Bassani, Carlo Cassola, Vasco Pratolini, i quali racconteranno in modo personale le vicende dell’Italia del Dopoguerra.
- Letteratura Italiana