Seneca: pensiero, riassunto e spiegazione - StudentVille

Il pensiero filosofico di Seneca: Autarkeia

Seneca: pensiero filosofico e il suo rapporto con stoicismo, epicureismo e platonismo; approfondimento chiaro e semplice sul grande filosofo greco.

Pensiero filosofico di Seneca: influenze e riflessioni

Il pensiero filosofico di Seneca è influenzato dallo stoicismo, dall’epicureismo e dal platonismo. Dallo stoicismo si riprende l’idea che l’uomo sia in grado di raggiungere la felicità e la libertà interiore se riesce a dominare le proprie passioni e la propria ira (come dice nel De ira). La vera felicità non è data dagli agi o dalla ricchezza, ma dalla virtù.

Autarkeia e Stoicismo

L’uomo, quindi, per raggiungere quanto prima la propria felicità, deve praticare in ogni modo la virtù (questi concetti sono ben espressi nel De vita beata). Il vero saggio, dunque, è colui che pratica l’autarkeia, cioè colui che è indipendente e autosufficiente, poiché allontana da sé ciò che è inutile ed è volto solo alla ricerca del bene che può essere meglio attuata durante i periodi di otium (questi concetti sono ben indicati nelle Epistole a Lucilio).
Tipico dell’influenza epicurea è, invece, il pensiero secondo il quale non bisogna temere la morte e si deve vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo. Dal platonismo, invece, Seneca riprende il concetto in base al quale l’uomo può raggiungere la conoscenza tramite la filosofia. È proprio la conoscenza, infatti, che permette all’uomo di distinguersi dagli altri animali.
La filosofia, dunque, si avvicina al potere: Seneca ritiene che solo un sovrano guidato dalla filosofia possa essere un buon capo per lo stato (come viene affermato nel De clementia).

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