Il piccolo principe: riassunto - Studentville

Il piccolo principe: riassunto

Il Piccolo Principe: riassunto chiaro e completo dell'opera di Antoine de Saint-Exupéry; corredato di commento e significato del libro.

IL PICCOLO PRINCIPE: RIASSUNTO

Il piccolo principe, o Le petit prince, è un’opera letteraria per ragazzi scritta da Antoine de Saint-Exupéry, pubblicata in inglese nel 1943 e successivamente in francese. L’opera affronta temi importanti come l’amicizia, l’amore, il senso della vita, e la morte e ha riscosso un enorme successo, tanto che è stata tradotta in ben 253 lingue e pubblicata in tutto il mondo. Il libro è inoltre corredato da una serie di acquerelli disegnati dallo stesso autore, utilizzati anche come copertine per le stampe. Il piccolo principe è un testo molto utilizzato nelle scuole perché riesce a comunicare insegnamenti fondamentali con un linguaggio molto semplice e adatto a tutti.
Scopriamo insieme il riassunto di questo piccolo grande libro prima di passare alla nostra scheda con il significato delle tematiche fondamentali che ti aiuterà nel commento.

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IL PICCOLO PRINCIPE RIASSUNTO BREVE: LA TRAMA DEL LIBRO

Il racconto inizia con il narratore che spiega come mai è diventato un pilota: da bambino avrebbe voluto fare il pittore ma i commenti dei grandi, che non avevano mai compreso il senso dei suoi disegni, lo avevano convinto a lasciare perdere.
In queste prime pagine, vediamo due dei disegni più famosi de Il Piccolo Principe: uno sembra un cappello marroncino e malconcio, mentre l’altro mostra come la figura precedente non sia altro che un boa che ha mangiato un elefante (è la stessa sagoma passata ai raggi X). Si tratta del disegno che ha convinto l’aviatore, ancora bambino, di due cose fondamentali: che non avrebbe mai potuto essere un artista poiché tutti gli adulti insistevano a vedere nel suo disegno semplicemente un cappello e che gli adulti non capiscono moltissime cose ma sono convinti del contrario.
Poi, con un salto in avanti nel tempo, il narratore arriva ad un episodio fondamentale della sua vita: il giorno in cui il suo aereo è precipitato nel deserto del Sahara.
Qui, mentre tenta di riparare il guasto, incontra un bambino che gli chiede di disegnargli una pecora e non si accontenta fino a che non ottiene il disegno di una scatola in modo che possa tranquillamente immaginare la pecora che preferisce al suo interno.
Il pilota dapprima rimane stupito, poi inizia a chiacchierare con lui: il bambino dice di essere il principe di un asteroide, il B612, in cui vive con 3 vulcani, di cui uno non attivo, e una rosa vanitosa e scorbutica, della quale si prende cura. Il Piccolo Principe racconta di essersi sentito molto solo e di essere diventato ancora più triste per via del comportamento spesso scorbutico della sua rosa, l’unico fiore del suo pianeta su cui crescevano solo terribili e giganteschi baobab che andavano estirpati ogni giorno affinché non occupassero tutto lo spazio.
Il bambino aveva allora deciso di pratire, approfittando della migrazione di uccelli selvatici, alla ricerca di una pecora che divorasse i baobab. Ora che è lontano, ha scoperto di voler bene al suo fiore e  ha capito che in fondo anche lei gliene vuole perché dietro alle sue parole scortesi ci sono sempre stati atti gentili e ciò che conta davvero sono i fatti.
Ora dopo ora il Piccolo Principe racconta all’aviatore di aver incontrato, sui vari pianeti, personaggi strani, i quali però gli hanno insegnato tante cose. Nell’ordine il bambino entra a contatto con:

  1. Un vecchio re a cui piace dare ordini ai sudditi, peccato che sia l’unico abitante del suo pianeta.
  2. Un uomo vanitoso che vuole essere lodato anche se non fa nulla.
  3. Un ubriacone che beve per dimenticare la vergogna di aver bevuto.
  4. Un uomo d’affari che conta le stelle pensando che siano sue.
  5. Un lampionaio che accende e spegne il suo lampione una volta al giorno perché questi sono gli ordini e che vorrebbe riposars,i ma non ne ha il tempo perché il suo pianeta è troppo piccolo e il giorno e la notte si alternano di continuo.
  6. Un geografo che sta continuamente seduto alla sua scrivania e quindi non sa come è fatto il suo pianeta.

Il geografo consiglia al Piccolo Principe di dirigersi verso la Terra, dove sicuramente troverà una pecora. Arrivato sulla Terra, il Principe si meraglia per la grandezza del pianeta e per il numero di abitanti e anche qui gli incontri non mancano, ma solo tre sono davvero fondamentali.
Appena arrivato nel deserto il bambino incontra un serpente velenoso che si offre di aiutarlo in caso decidesse di andare davvero lontano.
Poi, dopo essersi imbattuto in piccolo fiore solo nella distesa di sabbia, raggiunge un giardino di rose. Qui rimane un po’ deluso, in quanto la sua rosa gli aveva detto di essere unica nella sua specie in tutto l’Universo.
L’ultimo incontro è però il più importante: una volpe che gli chiede di essere addomesticata. Acconsentendo alla richiesta dell’animale il Piccolo Principe capisce il significato dell’amicizia: è l’affetto che proviamo che rende unica ogni cosa, per questo la sua rosa non sarà mai come quelle del roseto e ogni addio porta con sé, insieme alla tristezza, anche la consapevolezza di essere fortunati a vedere qualcosa che nessun’altro può vedere o comprendere. Per questo solo per la volpe il grano sarà come i capelli del Piccolo Principe, e per questo ogni volta che vedrà il grano la mancanza la farà piangere.
Infine il bambino incontra un controllore e un venditore di pillole che fanno passare la sete.
Termina qui il racconto del Piccolo Principe, mentre il pilota non riesce a riparare l’aereo e si accorge di aver esaurito le scorte d’acqua. I due vanno allora alla ricerca di un pozzo. Dopo aver camminato per tutto il giorno, di notte si fermano ad ammirare il deserto, e all’alba scoprono un pozzo e, dopo aver bevuto, decidono di separarsi: il pilota torna sistemare il suo aereo e il bimbo dice di voler provare a tornare a casa. Si danno quindi appuntamento per la sera successiva.
Quando l’aviatore torna trova il Piccolo Principe su un muretto vicino al pozzo mentre parla con il serpente che aveva incontrato al suo arrivo sulla Terra.
Il bambino chiede al serpente, il quale ha la capacità di portare chiunque in qualsiasi posto lontano, di riportarlo sul suo asteroide.
Il Piccolo Principe sa però che questo arrecherà dispiacere al pilota, a cui dice di guardare le stelle quando avrà voglia di pensare a lui: una di quelle stelle è senz’altro il pianeta del Principe e, non sapendo qual è di preciso, l’intero cielo gli sorriderà.
Dopo queste parole, il bambino viene morso alla caviglia dal serpente e sviene sulla sabbia. Il giorno dopo il pilota non trova più il corpo del Principe, e immagina che il bambino sia riuscito a tornare sul suo asteroide e dalla sua amata rosa. Da quel momento per lui il cielo è “il più bello e il più triste paesaggio del mondo”: è stato addomesticato.

SIGNIFICATO E RECENSIONE DE IL PICCOLO PRINCIPE

Il Piccolo Principe è strutturato in capitoli, ognuno dei quali ha come protagonista un personaggio incontrato dal bambino durante il suo viaggio nello spazio. Ogni personaggio rappresenta uno stereotipo comportamentale o l’allegoria della società. Le tematiche riguardano i sentimenti come amicizia e amore, e viene affrontato l’argomento più profondo sul senso della vita. Infine, il libro presenta alcuni riferimenti al mondo cristiano: spesso lo scrittore utilizza l’immagine della chiesa e della cattedrale come allegorie (per esempio baobab alti come chiese), ma anche rimandi biblici come la risposta di Dio, le stelle, l’eterno, l’amore, il mistero del divino.

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Foto: Il piccolo principe, courtesy of Bompiani

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