Serpens, qui erat callidissimus omnium animantium, dixit mulieri: “Cur non comedis fructum istius arboris?”. Mulier respondit: “Deus id prohibuit. Si tetigerimus illum moriemur”. “Minime”, inquit serpens: “non moriemini, sed eritis similes Deo, scientes bonum et malum”. Mulier, decepta his verbis, decerpsit fructum, et comedit: deinde dedit viro, qui pariter comedit.
Versione tradotta
Il serpente, che era il più furbo di tutti gli animali, disse alla donna:"Perché non mangi il frutto di questo albero?". La donna rispose: "Dio lo ha proibito. Se lo toccheremo, moriremo". Il serpente disse: "Non morirete affatto, ma sarete simili a Dio, conoscendo il bene e il male". La donna, ingannata da queste parole, colse il frutto e lo mangiò: poi lo diede all'uomo, il quale lo mangiò anche.
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