Il primo cavaliere: scheda del film
- Data di uscita: 7 luglio 1995 (Stati Uniti)
- Regista: Jerry Zucker
- Sceneggiatura: David Hoselton
- Lingua Orginale: Inglese
- Musica: Jerry Goldsmith
- Cast: Sean Connery (Re Artù), Richard Gere (Lancillotto), Julia Ormond (Ginevra), Ben Cross (Malagant), Liam Cunningham (Agravaine)
Il primo cavaliere: analisi film e riassunto completo
Chiunque abbia avuto otto anni prima o poi avrà giocato a essere uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda, esempi di onore cavalleresco e spirito d’avventura. Un po’ meno intrigante la figura di Re Artù: per quanto reso simpatico dal cartone della Disney La spada nella roccia del 1963, che ne raccontava il primo incontro con il mago Merlino, il suo è comunque un ruolo di responsabilità e autorità con poco appeal per dei piccoli scavezzacollo. E in effetti Re Artù è descritto in questo modo anche ne Il primo cavaliere, il film con Sean Conney, Richard Gere e Julia Ormond uscito nel 1995. La pellicola è diretta da Jerry Zucker, che insieme al fratello David e Jim Abrahams avevà già spopolato con una serie di opere demenziali quali ad esempio la saga di Una pallottola spuntata. Dalla sua però Zucker aveva la paternità di un grande successo romantico come Ghost, uscito nel 1990, che aveva lanciato definitivamente Demi Moore e Patrick Swayze: un elemento indispensabile per dirigere un film basato sul triangolo amoroso tra Artù, Ginevra e Lancillotto. Il primo cavaliere è stato definito come un melodramma fantasy dall’ambientazione medievale, un’etichetta giustificata soprattutto dalle libertà prese dagli sceneggiatori nei riguardi del materiale di base, il cosiddetto ciclo bretone che racconta del regno di Artù (e di cui in effetti esistono molte versioni anche in contrasto tra di loro su dettagli essenziali).
Il primo cavaliere: i personaggi del film
Come si è detto il film è una storia d’amore, dalla quale sono esclusi tutti gli elementi magici della leggenda: non ci sono gli incantesimi di Mago Merlino, nessun cavaliere brandisce Excalibur ed è assente anche la ricerca del Sacro Graal. La trama in effetti è molto più semplice. Re Artù è riuscito a stabilire la pace nel suo regno, che è però minacciato dalle armate ribelli guidate da un suo ex cavaliere, Malagant. Tra i bersagli di questi c’è anche il regno di Lyonesse di cui è principessa Ginevra, la quale sceglie di sposare il Re sia per garantire la sicurezza dei propri sudditi sia per una sincera ammirazione della sua nobiltà.
Un giorno lo spadaccino vagabondo Lancillotto si trova a salvare per caso Ginevra, della quale si innamora immediatamente. Anche lei sembra ricambiare il sentimento, ma il senso del dovere le impedisce di cedere alla passione.
Arrivato a Camelot, Lancillotto viene subito notato da Artù, che ne ammira il coraggio e l’impeto giovanile. Come ringraziamento per aver salvato Ginevra il Re gli propone il posto alla Tavola Rotonda lasciato vacante da Malagant, che lo spadaccino accetta diventando un cavaliere.
Dopo il matrimonio tra Artù e Ginevra Lancillotto inizia a essere amato e stimato dalla popolazione e inizia a sentirsi a casa. Una spedizione contro Malagant ha pieno successo, ma per Lancillotto l’amore che prova per l’ormai Regina è troppo grande, perciò decide di annunciarle il suo addio a Camelot.
Artù vede di nascosto la scena, al termine della quale c’è un bacio appassionato, e i due vengono accusati di tradimento e condotti nella grande piazza del Regno dove dovranno essere giudicati. Il processo viene però interrotto dall’irruzione di Malagant e delle sue truppe: Artù muore nello scontro, colpito da una freccia, e solo l’intervento di Lancillotto, che riesce a uccidere l’usurpatore, permette ai cavalieri di respingere gli invasori. Su esplicita richiesta del Re defunto Lancillotto e Ginevra si sposano, potendo finalmente vivere la propria storia d’amore.
Il primo cavaliere: l’amore tra Lancillotto e Ginevra
Il film è uscito nell’anno di Braveheart e Rob Roby, due opere di più alto spessore che hanno incontrato un maggiore successo sia di pubblico che di critica. A limitare la riuscita de Il primo cavaliere la scarsa chimica tra gli interpreti, in particolar modo Gere e la Ormond: la loro è una passione più descritta che effettivamente mostrata e di questo risente la credibilità generale della storia cui contribuiscono le poco soddisfacenti scenografie e le scene di battaglia, probabilmente a causa di un budget non adeguato.
- Italiano