Durante il periodo fascista, tutti i mezzi di comunicazione furono sottoposti al controllo del Ministero della Cultura popolare. Questo per divulgare sempre più le idee fasciste. Stampa e cinema diffondevano sistematicamente immagini e comunicati che esaltavano le opere del regime e davano importanza anche ai discorsi tenuti dal duce.
Per espandere maggiormente le idee fasciste fu creata, nel 1926, l’opera nazionale balilla: si trattava di un’organizzazione giovanile che dava un’istruzione morale, fisica e politica, basata sui valori del fascismo, ai ragazzi dai 10 ai 18 anni. Successivamente, questa organizzazione fu assorbita nella Gioventù Italiana del Littorio, sorta nel 1937.
Il regime fascista operò un controllo capillare della produzione culturale: con quale efficacia?
In 10 righe indica il modo in cui il regime fascista operò una censura sulla produzione culturale.