Secondo Dewey, nel contesto pragmatico l’insegnante assume un ruolo fondamentale: non deve imporre valori, ma deve formare nell’alunno quella predisposizione mentale che lo guidi per la ricerca e lo sviluppo delle capacità critiche. L’insegnante non propone nozioni; ma esperienze di vita concreta legati agli interessi dell’alunno seguendo le tappe evolutive della sua psiche. L’alunno non deve essere abbandonato a se stesso perché il processo educativo prevede l’interazione tra insegnante e alunno; in cui è inclusa l’esperienza dell’insegnante che deve essere da guida per l’alunno. L’attivismo non elimina, pertanto, l’insegnante ma lo vuole attivo fra alunni attivi; cosìl’insegnante ricoprirà un funzione direttiva nei confronti dell’esperienza degli alunni in modo tale che l’alunno non disperderà le proprie forze intellettive e si potrà dedicare ad esperienze produttive. L’insegnante deve riuscire a far nascere l’interesse nel fanciullo in questo modo lo coinvolgerà nelle problematicità della soddisfazione dell’interesse emerso, avviandolo all’attività pragmatica della vita nella sua totalità.
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