Cum inter
Carthaginem et Cyrénas de modo agri pertinacissima contentio esset, ad ultimum placuit utrimque eodem tempore iuvenes mitti et
locum, in quem hi convenjssent, fines ambobus populis haberi. At hoc pactum duo fra-tres Carthaginienses, nomine Philaeni,
violaverunt: citra constitutam horam praecurrerunt et in longius terminos promoverunt. Quod cum intellexissent Cyrenensium
iuvenes, diu de fallacia eorum questi sunt, postremo iniuriam discutère conati sunt, saevam condicionem ponentes: dixérunt se
illum finem accepturos esse, si Philaeni passi essent se ibi vivos obrùi. Tum illi, nulla inter-posita mora, corpora sua
tradiderunt, ut terra operirentur. Qui, quoniam patriae quam vitae suae terminos longiores esse statuerunt, magna cum laude
iacent, manibus et ossibus suis dilatato Punico imperio. Ubi sunt superbae Carthaginis alta moenia? Ubi maritima gloria incliti
portus? Ubi cunctis litori-bus terribilis classis? Ubi tot exercitus? Ubi tantus equitatus? Ubi spiritus, non contentus immenso
Africae spatio? Omnia ista Scipionibus fortunà partita est:
at Philaenorum egregii facti memoriam ne interitus quidem
patriae exstinxit.
Versione tradotta
Essendoci una asprissima lotta tra Cartagine e Cirene sul confine della
terra, all'ultima piacque che da entrambe le parti dei giovani fossero mandati allo stesso tempo e il luogo, nel quale
fossero arrivati, sarebbe stato ritenuto il confine di entrambi i popoli. Ma 2 fratelli cartaginesi, di nome Fileni, volarono
questo patto: procedettero oltre l'ora stabilita e spostarono i confini più lontano. Quando i giovani cirenaici ebbero
scoperto ciò, si lamentarono lungamente del loro(dei cartaginesi) inganno, infine li costrinsero a pagare l'offesa, ponendo
una crudele condizione: dissero che loro avrebbero accettato quel confine, se i Fileni avessero sopportato di eesere sepolti là
vivi. Allora loro, non aspettando nulla, portarono i loro corpi, affinchè fossero coperti dalla terra. Loro, poichè decisero
che i confini della patria fossero più lunghi di quelli della loro vita, giaciono con grande lode, dopo aver allargato
l'impero cartaginese con le mani e con le ossa. Dove sono le alte mura della superba Cartagine? Dove (sono) i porti famosi
per la gloria marittima? dove la flotta terribile per tutti i lidi? Dove un così grande esercito? Dove una così grande
cavalleria? dove lo spirito, non contenuto nell'immenso spazio dell'Africa? La fortuna distribuì tutte queste cose agli
Scipioni: ma non si estinse mai il ricordo dell'egregia impresa dei Fileni nè della morte per la patria.
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