Il salvataggio di Perseo - Studentville

Il salvataggio di Perseo

Perseus Iovis et Danaes, uxoris pulchrae sed mortalis, filius erat. Cum Perseus adhuc in cunis erat, Apollînis oraculum ab Acrisio, Danaes patre, consultum sic praedixerat: «Puer, cum adoleverit, avum suum Acrisium interficiet!». Tum Acrisius, oraculi vaticinium timens, statuit ut nepotem filiamque interimeret; ergo puerum dormientem eiusque matrem Danaem in arca lignea inclusit et de scopulo in mare deiecit. Cum arca, fluctibus acta, in altum mare pervenit, saeva procella orta est quae in vitae periculum adduxit miseram Danaem et parvum Perseum in sinu matris placide dormientem. Iuppiter de caelo filium suum eiusque matrem in periculo videns, procellam sedavit, mare tranquillum reddidit et lenem ventum misit ut arcam in terram impelleret. Sic arca Seriphum, parvam Aegaei maris insulam, appulit, ubi piscator eam invenit, aperuit atque Danaem Perseumque servavit.

Versione tradotta

Perseo era figlio di Giove e Danae, moglie bella ma mortale. Quando Perseo era ancora nella culla, l'oracolo di Apollo, consultato da Acrisio, padre di Danae, aveva predetto così: «Quando sarà cresciuto, il bambino ucciderà suo nonno Acrisio!». Allora Acrisio, temendo il vaticinio dell'oracolo, decise che avrebbe ucciso il nipote e la figlia; quindi rinchiuse il fanciullo che dormiva e sua madre Danae in un'arca di legno e la gettò in mare da una rupe. Quando l'arca, spinta dalle onde, giunse in alto mare, scoppiò una feroce tempesta che portò in pericolo di vita la misera Danae e il piccolo Perseo che dormiva placidamente sul grembo della madre. Giove, vedendo dal cielo il proprio figlio e sua madre in pericolo, sedò la tempesta, rese il mare tranquillo e mandò un vento lieve perché spingesse l'arca sulla terraferma. Così, l'arca approdò a Serifo, una piccola isola del mar Egeo, dove un pescatore la trovò, la aprì e salvò Danae e Perseo.

  • Letteratura Latina
  • Maiorum Lingua A
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