Postquam fugatus est, Antonius, qui exercitum amiserat, confugit ad Lepidum, qui Caesaris magister equitum fuerat et tum militum copias grandes habebat, a quo susceptus est. Mox Lepido auctore1Caesar2pacem cum Antonio fecit et ut vindicaret patris sui mortem, a quo per testamentum fuerat adoptatus, Romam cum exercitu contendit et extorsit, ut sibi vicesimo anno consulatus daretur. Senatum proscripsit, cum Antonio ac Lepido rem publicam armis tenuit. Per eos etiam Cicero orator occisus est multique alii nobiles.
Versione tradotta
Dopo che fu messo in fuga, Antonio, che aveva perduto l'esercito, trovò rifugio presso Lepido, che era stato comandante dei cavalieri di Cesare e a quel tempo aveva un numero stragrande di soldati, da cui fu sostenuto.
Poi, grazie all'intermediario Lepido Cesare fece pace con Antonio e per vendicare la morte di suo padre, da cui era stato adottato da per testamento, si affrettò a Roma con l'esercito ed estorse affinché gli fosse attribuito il consolato nel ventesimo anno. Bandì il senato, con Antonio e Lepido tenne lo stato in armi. Per mezzo di questi fu ucciso anche l'oratore Cicerone e molti altri nobili.
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