SISTEMA SOCIALE. In ambito sociologico fu T. Parsons (1902-1979) che per primo si interessò a sviluppare un’analisi sistemica della realtà sociale e la pubblicazione della sua opera – “Il sistema sociale” (1951) – costituisce un fondamentale punto riferimento rispetto a questo indirizzo di analisi. Secondo Parsons ogni sistema possiede tre caratteristiche: struttura, funzioni e organizzazione dei processi. Ogni sistema inoltre tenderebbe ad uno stato di equilibrio per cui se intervengono elementi che perturbano l’equilibrio del sistema le parti stesse del sistema, interrelate tra loro, si organizzano per ristabilirne un nuovo stato di cose. Parsons descrisse il sistema sociale attraverso un acronimo, AGIL, che rappresenterebbe le quattro funzioni principali della società, ovvero: adattamento (Adaptative), raggiungimento dei fini (Goal Attainment), integrazione (Integrative) e mantenimento di modelli latenti (Latent Pattern). Tali funzioni, dette anche imperativi funzionali, sarebbero presenti in tutte le società e anche in tutte le istituzioni della società. Sebbene il sistema sociae sia comunque dinamico e attraversato da conflitti e crisi, queste funzioni consentono alle scietà di sopravvivere. Proprio la funzione adattativa consentirebbe di mantenere la sopravvivenza del sistema e corrisponderebbe al sottosistema economico. La funzione di raggiungimento dei fini corrisponde invece al sottosistema politico, mentre la funzione di mantenimento del modello latente riguarda tutte quelle istituzioni che garantiscono la socializzazione, come la famiglia e la scuola. La funzione integrativa spetterebbe infine al sistema giuridico e alla religione. Parsons suppose che la società fosse organizzata in sistemi stratificati e interconnessi: il sistema culturale, quello sociale, il sistema della personalità e quello fisico biologico.
IL SISTEMA CULTURALE: STATUS E LUOGHI. Su tutti i sistemi dominerebbe quello culturale, la cultura infatti rappresenterebbe il sistema attraverso il quale la società trasferisce norme, valori, credenze e simboli. L’interiorizzazione della cultura fornisce inoltre stabilità al sistema. Il sistema sociale è definito da Parsons in termini di interazione. I rapporti tra gli individui sono considerati in termini di status e ruoli: è in base al proprio ruolo che ogni individuo entra in relazione con gli altri. Lo status definisce invece quale posizione occupi l’individuo rispetto agli altri. Il processo di socializzazione garantisce l’interconnessione tra questi sistemi. Attraverso la socializzazione infatti non solo si interiorizzano i valori del sistema culturale e si interiorizzano le aspettative di ruolo provenienti dal sistema sociale, ma si struttura anche la propria identità individuale.
L’approccio di N. Luhmann (1927-1998) si distacca fortemente da quello di Parsons, sebbene lo studioso stesso riconosca il debito nei suoi confronti dei teorici che lo hanno preceduto. Nella sua opera “Sistemi sociali. Fondamenti di una teoria generale” (1984) definisce il concetto di sistema inteso come l’effettiva selezione e realizzazione di determinate possibilità offerte dall’ambiente. Nella sua analisi assumono rilievo anche i concetti di mondo e ambiente dove mondo è definito come molteplicità e complessità del reale e ambiente come delimitazione delle possibilità concretizzabili in una situazione. Se l’individuo è il sistema l’ambiente sarà dato dal suo contesto sociale. La complessità del mondo deve essere ricondotta a una dimensione di senso attraverso la riduzione della complessità. Luhmann distingue inoltre tra sistemi fisici e sistemi sociali: i primi sono dotati di confini fisici e temporali, mentre i sistemi sociali si caratterizzano in base al senso e ciò che li caratterizza è l’azione.
- Temi e Saggi