Olim rusticus musculus in villulam suam urbanum musculum invitavit eique multa rustica cibaria praebuit. Urbanus autem musculus, suis delicatis cibis assuetus, qui ei a viris pecuniosis dabantur, cum superbia ligurriebat quod magna munificentia amicus eius apponebat. Demum urbanus musculus dixit: «In urbem apud viros mecum venies beatusque inter gaudia vives, vitae brevitatis conscius». Statim rusticus musculus e casa rapidus exsiluit et cum novo socio in urbem contendit. Noctu in magnificis aedibus marmoreis et quae purpura refulgebant constiterunt. Rusticus musculus, nova sua fortuna laetus, insuetos delicatosque cibos summo gaudio degustabat eorumque fragrantiam laudabat; at repente terrore perculsus est: nam canes infesti latrabant et nimius strepitus tablinum et cubicula usque ad cameram replebat. Tum rusticus musculus dixit: «Vale, mi amice, te saluto! Urbanae vitae aptus non sum. In villulam meam revertere praeopto, ab insidiis tutus, frumento et meis parcis cibis contentus».
Versione tradotta
Una volta un topolino di campagna invitò nella sua piccola fattoria un topolino di città e gli offrì molti cibi campagnoli. Ma il topolino di città, abituato ai suoi cibi delicati, che gli erano dati dagli uomini ricchi, leccava con superbia ciò che il suo amico poneva con grande generosità. Alla fine il topolino di città disse: "Verrai in città con me dagli uomini ricchi e vivrai beato tra divertimenti, conscio della brevità della vita". Subito il topolino di campagna uscì veloce fuori casa e con il nuovo amico si diresse in città. Di notte si fermarono in magnifiche case di marmo e che risplendevano di porpora. Il topolino di campagna, felice per la sua nuova sorte, degustava gli insoliti e delicati cibi con somma gioia e lodava la loro fragranza; ma all'improvviso fu colpito dal terrore: infatti cani feroci abbaiavano e un eccessivo rumore riempiva la sala da pranzo e le stanze fino al soffitto. Allora il topolino di campagna disse: "Addio, mio amico, ti saluto! Non sono adatto alla vita di città. Voglio tornare nella mia piccola fattoria, tutelato dalle insidie, contento del frumento e dei miei cibi modesti.
- Letteratura Latina
- Lingua Magistra 1
- Versioni dai Libri di Esercizi