Aeneas in Italiam ab Asiae oris venit et oppidum Lavinium condit. Fabula autem lomga est ibique (=”e qui”) exordium solum narratur. Propter Troiae excidium exguus Troiugenum numerus cum liberis et servis patriam relinquere debet. Turbam ducebat Aenas, Veneris (=”di Venere”) et Anchisae filius, vir iustus atque pius. Profugorum scaphae primum ad Thraciam pergunt, quod terra tuta et fucunda putabatur. A Thracia autem signo nefasto pelluntur; tunc Delum, ad Phoebi antiquum fanum, perveniunt et dei oracula sumunt: “Dardanidae duri, antiquam exquirite matrem (“madre”, acc.). Terra ab ora**** indicata primum insula Creta creditur, quia Teucer, Priami avus, a Creta ad Asiam primus venerat (=”ERA VENUTO”). Oppidum condunt, muros aedificant, sed subita pestilentia et cibi inopia in Troianos saeviunt. Aeneas magna maestitia Delum remeare et oraculum denuo consulere statuit. Novo Phoebi responso terram Hesperiam petunt Troiugenae.
Versione tradotta
Enea giunge in Italia dalle spiagge d'Asia e (vi) fonda la cittadella di Lavinio. Ma il racconto è lungo e lì (= in esso) è narrato il solo esordio.A causa della disfatta di ***** un ridotto numero di Troiani deve lasciare la patria con i figli ed i servi. Guidava il gruppo Enea. Figlio d Venere ed Anchise,uomo giusto e devoto/rispettoso. Dapprima la barchetta dei profughi approda;allora giungono a Delo presso l'antico tempio di Febo e prendono gli oracoli del dio:"O resistenti figli di Dardano (cioé "Troiani"),ricercate l'antica madre". In un primo momento si crede che la terra indicata dall'oracolo sia l'isola d Creta,poiché Teucro,antenato di Priamo, per primo era venuto in Asia da Creta. Fondano una cittadella,costruiscono le mura,ma un'improvvisa pestilenza e la mancanza di cibo infuriano contro i Troiani. enea stabilisce di far ritorno a Delo e di consultare di nuovo l'oracolo. Grazie al nuovo responso d Febo i Troiani si dirigono (lett. "cercano di raggiungere") la terra d'Esperia (=l'Italia)
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