IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE: GRANDEZZE FOTOMETRICHE. Le principali grandezze fotometriche sono:
- Flusso luminoso (F): esprime la quantità di luce emessa da una fonte luminosa nell’unità di tempo;
- Illuminamento (E): esprime la densità di flusso luminoso che colpisce perpendicolarmente una superficie;
- Intensità luminosa (l): esprime la quantità di luce emessa da una fonte luminosa in una determinata direzione;
- Luminanza (L): è il rapporto fra l’intensità emessa in una certa direzione e la superficie emittente normale alla direzione considerata.
SORGENTI LUMINOSE. Le sorgenti luminose fanno riferimento a due misure importanti:
la temperatura di calore, per meglio dire la temperatura a cui necessita portare un corpo nero affinché immetta una luce con uno spettro il più vicino possibile a quello della sorgente considerata;
l’indice di resa dei colori (Ra), determina la proprietà di una sorgente luminosa di non alterare la colorazione della superficie illuminata riguardo ad una sorgente campione.
Le sorgenti luminose più usate sono:
- Lampade ad incandescenza:generata da un filamento di tungsteno, materiale avente un elevato punto di fusione. Queste lampade sono caratterizzate da una eccellente resa dei colori, una modesta luminosità ed una durata di circa 1000 ore a tensione nominale.
- Lampade ad alogeni: grazie alla presenza dell’ alogeno, rispetto alla lampade ad incandescenza, queste hanno una maggiore efficienza, minori dimensioni, migliore tonalità e una durata superiore a 2000 ore a tensione nominale;
- Lampade fluorescenti:ormai le più diffuse in negozi, uffici, scuole, ecc. L’emissione luminosa ha luogo attraverso la trasformazione in luce delle radiazioni ultraviolette generate da una scarica elettrica di vapori di mercurio a bassa pressione, la durata è notevole, 8000-10000 ore;
- Lampade fluorescenti compatte:possiedono un alta efficienza luminosa, una lunga durata, dimensioni più compatte e facili da installare;
- Lampade a scarica di gas:sono lampade usate per l’illuminazione industriale, stradale, ecc. sono lampade a mercurio, di sodio e di ioduri. Le caratteristiche di queste lampade sono: lampade a vapore di sodio a bassa e ad alta pressione, lampade a luce miscelata, lampade a vapori di sodio ad alta pressione e lampade ad ioduri metallici.
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE. Gli apparecchi di illuminazione devono soddisfare le seguenti esigenze:fornire un appropriato supporto per la trasformazione dell’energia elettrica in luce, verificare e distribuire la luce delle lampade, offrire una appropriata protezione contro la scossa elettrica, ecc.
Molto importanti sono le normative a cui ogni impianto di illuminazione deve attenersi. Infatti gli impianti di illuminazione devono essere conformi alla relative Norme CEI e devono inoltre essere di classe I o di classe II.
QUALITA’ DELL’ILLUMINAZIONE. Le norme UNI 10380 affidano per quasi tutti i tipi di attività il valore di illuminamento medio di esercizio, la tonalità di colore, il gruppo di resa del colore e la classe di controllo dell’abbagliamento G.
UNIFORMITA’DI ILLUMINAMENTO. Il rapporto di illuminamento minimo e quello medio, nelle zone dove si svolge un indicato compito visivo, non deve essere minore di 0,8. Nel caso di zone adiacenti non deve essere maggiore di 5.
LIMITAZIONE DELL’ABBAGLIAMENTO. Le norme UNI10380 prevedono la massima luminanza degli apparecchi in funzione dal tipo di apparecchio, dell’angolo azimutale di osservazione, della classe di controllo dell’abbagliamento G e dell’illuminamento medio dell’ambiente..
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