IMPIANTO IDRICO-SANITARIO. L’impianto idrico-sanitario è quell’impianto che fornisce acqua potabile alle abitazioni. Questa considerazione, evidenzia un grosso limite, infatti la distribuzione dell’acqua avviene attraverso un unico tubo e un unico sistema. Per cui, l’acqua viene in buona parte sprecata, perché utilizzata non solo per usi potabili. Per questo problema sorto, è prevista la realizzazione di due diverse reti di servizio, una per l’acqua potabile e una per l’acqua per usi industriali e per i servizi sanitari.
IL CICLO DELL’ACQUA. L’acqua che scorre nei fiumi o nei laghi, la cosiddetta acqua piovana. L’acqua scendendo, arriva nel sottosuolo e incontra uno strato roccioso impermeabile, si accumula formando le cosiddette falde acquifere e inizia a scendere verso il mare, ritornando lì da dov’è partita.
RETE DI DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA. L’acqua usata nelle nostre abitazioni proviene dalle falde acquifere sotterranee. Quest’ultima viene estratta attraverso pozzi nei quali viene inserito un tubo di acciaio chiamato colonna. Oltre a questi due elementi ne troviamo un altro importante: la pompa sommersa. Ha la funzione di tirare l’acqua e sollevarla fino ad arrivare in un serbatoio posto ad un’altezza di circa 30-40m. Per utenze poste ai piani ancora maggiori, l’edificio sarà dotato di una pompa o di un autoclave.
ELEMENTI DI UN IMPIANTO IDRICO-SANITARIO
• Il contatore: apparecchio metallico in cui troviamo informazioni sul funzionamento dell’impianto e dei suoi consumi;
• Rubinetto generale: solitamente posto all’ingresso dell’alloggio, necessario all’interruzione dell’erogazione dell’acqua in caso di perdite;
• Autoclave: vasca metallica chiusa ermeticamente che contiene acqua;
• Tubazioni: all’interno dei muri di ogni edificio passa una tubatura che arriva direttamente agli elementi idrici per distribuire l’acqua necessaria.
• Sifone: tubo di particolare forma a U o a T realizzato in materiale plastico.
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