Anno decimo quarto postquam in Italiam Hannibal venerat, Romani consulem creaverunt Scipionem, qui multa in Hispania bene egerat, et senatus eum in Africam misit. Is in Africa contra Hammonem, ducem Afrorum, pugnans, exercitum eius profligat. Secundo proelio undecim milia hostium occidit et castra capit cum quattuor milibus et quingentis militibus. Deinde Syphacem, Numidiae regem, qui se Afris coniunxerat, capit et castra eius invadit. Tum Carthaginienses Hannibalem ex Italia in Africam revocant, quam Scipio vastabat, ut patriam defenderet.
Versione tradotta
Nel quattordicesimo anno dopo che Annibale era giunto in Italia, i Romani nominarono console Scipione, che aveva compiuto felicemente molte gesta in Spagna, e il senato lo mandò in Africa. Questo, combattendo in Africa contro Ammone, condottiero degli Africani, mise in fuga il suo esercito. In una seconda battaglia uccise undicimila nemici e prese l'accampamento con 4500 soldati. Infine fece prigioniero Siface, re dei Numidi, che si era alleato con gli africani, e invase il suo accampamento. Allora i Cartaginesi richiamarono dall'Italia Annibale in Africa, che Scipione devastava, affinché difendesse la patria.
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