In morte del fratello Giovanni: introduzione
Il sonetto In morte del fratello Giovanni fu scritto in ricordo del fratello minore Giovanni Dionigi, che nel 1801 si uccise per debiti di gioco.
Il tema funebre rinvia a componimenti classici, e in particolare al carme CI del poeta latino Catullo, anche esso dedicato alla morte di un fratello. Ha una costruzione più semplice e un tono più dimesso rispetto agli altri sonetti come A Zacinto e Alla Sera, ma la ricchezza dei temi non è minore.
Commento a In morte del fratello Giovanni
Il poeta parla al fratello e gli promette che, se il suo vagabondare di esiliato avrà un giorno fine, si recherà sulla sua tomba a piangere la sua giovinezza spezzata. È il motivo tanto caro a Foscolo, ovvero quello della tomba da poter visitare, o da poter essere oggetto di visita da parte dei familiari.
Ma il poeta avverte anche la sua lontananza, l’impossibilità di rivedere la sua casa e i suoi parenti. L’anziana madre infatti, privata dei suoi due figli per diversi motivi, parla del vivo al morto, in un muto e triste colloquio.
Il pensiero della patria, della madre, del fratello e del sepolcro, irraggiungibili, risveglia nel poeta una coscienza più acuta del proprio destino infelice. Nasce da qui l’identificazione con il fratello e il desiderio di ritrovare, come lui, la pace e il riposo nella morte.
Questa è l’ultima speranza rimastagli, cui si aggiunge quella di essere a sua volta sepolto dove la madre possa piangerlo.
Schema metrico della poesia
Schema metrico del sonetto: rima ABAB ABAB CDC DCD.
- Letteratura Italiana
- Ugo Foscolo
- Letteratura Italiana - 800