Viene definito “moto di rotazione” il movimento che compie la Terra, da ovest verso est (quindi in senso antiorario), intorno al proprio asse. La durata di questo movimento può essere definita in relazione a una stella (giorno sidereo) o al Sole (giorno solare). Il giorno sidereo è definito come l’intervallo di tempo tra due passaggi consecutivi di una stella su un determinato meridiano della superficie terrestre ed ha una durata di 23h56m4s.
Invece il giorno solare, ossia l’intervallo di tempo tra due passaggi consecutivi del Sole sullo stesso meridiano, ha una durata di 24 ore, 4 minuti in più del giorno sidereo. Questo perché, mentre la Terra ruota intorno al proprio asse compie anche un tratto della sua orbita intorno al sole (moto di rivoluzione), quindi, per vedere la Terra nella sua posizione iniziale bisogna dare un supplemento di rotazione uguale all’arco di orbita percorso. Questo movimento di rotazione terrestre non è, però, costante. Ci sono infatti delle discrepanze provocate dalla vicinanza con il Sole e la Luna (che attrae le masse d’acqua terrestri); per cui, questo effetto sinergico (del Sole e della Luna) provoca un rallentamento del moto di rotazione. Poiché ogni punto della Terra compie in un giorno lo stesso giro (di 360°), la VELOCITÀ ANGOLARE è identica a tutte le latitudini. La VELOCITÀ LINEARE (distanza percorsa da un punto nell'unità di tempo), invece, varia con la latitudine e con l'altitudine: è massima all'equatore(circa 460 m/s e nulla ai poli, e decresce al crescere della latitudine. Con il diminuire della velocità lineare diminuisce anche la forza centrifuga.
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