C. Plinius Baebio Hispano suo salutem.
Meministine Svetonii Tranquilli, contubernalis mei? Eius magni interest emere agellum, quem venditare amicus tuus dicitur. Rogo ut cures quanti aequum est emat; ita enim se delectabit emisse nec minimo nec impenso pretio. Nam mala emptio semper ingrata, eo maxime quod exprobrare stultitiam domino videtur. In hoc autem agello, si modo arriserit pretium, Tranquilli mei stomachum multa sollicitant: vicinitas Urbis, opportunitas viae, mediocritas villae, modus ruris, qui avocet magis quam distringat. Scholasticis porro dominis, ut hic est, sufficit abunde tantum soli, ut relevare caput, reficere oculos, reptare per limitem eandemque semitam terere omnesque viticulas suas novisse et numerare arbusculas possint. Quanti aestimabit ille me, ego te, si praediolum istud, quod commendatur his dotibus, tam salubriter emerit ut paenitentiae locum non relinquat! Vale.
Versione tradotta
Gaio Plinio manda i saluti al suo Bebio Ispano.
Ricordi Svetonio Tranquillo, mio vecchio e caro amico (contubernalis mei)? Gli interessa alquanto comprare un poderetto che, corre voce, un tuo amico offre in vendita. Ti chiedo di preoccuparti che egli lo paghi il giusto (lett. lo compri a quanto è giusto); così, infatti, sarà contento di averlo acquistato a un prezzo né bassissimo né elevato. Un cattivo affare (emptio: vendita) è sempre sgradevole, soprattutto perché sembra rimproverare al padrone la sua leggerezza. Molti aspetti di (lett. in) questo poderetto, purché il prezzo gli venga (lett. sia venuto) incontro, stuzzica lappetito del mio Tranquillo: la vicinanza a Roma, la media estensione (mediocritas) della tenuta, la quantità di terreno che rilassa più che preoccupare (avocet e distringas sono congiuntivi). Per padroni letterati, comè lui, è più che sufficiente un appezzamento tale da consentire loro di (lett. tanto suolo che possano) distendere i nervi (lett. sollevare il capo), ristorare gli occhi, aggirarsi lentamente lungo il confine (della proprietà), ripercorrere lo stesso sentiero, riconoscere tutte le proprie amate viti (il diminutivo viticulas dà un senso daffettuosità) e contare gli arboscelli. Quanto mi sarà riconoscente, e io a te, se acquisterà (lett. avrà acquistato) questo piccolo fondo, che si fa valere per tali qualità, a condizioni così favorevoli da non lasciare spazio al pentimento! Stammi bene.
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