Invenzione della Stampa: tutto quello che c’è da sapere
Oggi vogliamo portarvi nel magico mondo della rivoluzione della comunicazione avvenuta con l‘invenzione della stampa ad opera del tedesco Gutenberg. Fu grazie a lui, infatti, che nella seconda metà del Quattrocento si iniziarono a stampare i primi libri grazie all’invenzione dei caratteri mobili. Il primo libro che fu stampato e diffuso fu la Bibbia tra il 1452 e il 1455; con la stampa, e quindi con la possibilità di riprodurre tante copie di libri, la cultura diventò per la prima volta accessibile a tutti iniziando a diffondersi in maniera più veloce. Da allora ci fu un crescendo tra i progressi della stampa fino ad arrivare, tra il Settecento e l’Ottocento, alla stampa dei quotidiani.
Gutenberg e la diffusione della stampa: la data
Siamo nel Rinascimento, nel periodo in cui la richiesta e la necessità di istruzione si fanno sentire arrivando ad un numero sempre più grande di libri in circolazione. Si diffondono i negozi di artigiani che ricopiano, a mano, i libri e comincia a diffondersi il settore librario che, in qualche modo, riusce anche a far girare l’economia. Come vi abbiamo già accennato, la vera si svolta si è avuta con l’invenzione della stampa a caratteri mobili ad opera del tedesco Gutenberg, nella città di Mayence. Inizialmente venivano utilizzati dei cubi di piccole dimensioni, prima fatti in legno e successivamente in metallo sui quali erano scolpite, e messe in rilievo, le lettere dell’alfabeto. Intorno al 1455 viene stampato il primo libro, la Bibbia, e da quel momento in poi i tempi di diffusione dei libri diventano sempre più brevi e diminuiscono anche i costi per la realizzazione dei libri. Dalla stampa del primo libro l’invenzione ha avuto una diffusione molto veloce, spostandosi in altre città europee, i primi libri stampati erano di carattere religioso, in seguito si sono diffusi anche quelli umanistici.
Gutenberg: qualche cenno biografico
Johannes Gensfleisch della corte di Gutenberg è stato, oltre che un tipografo, anche un orafo ed è a lui che si deve l’invenzione della stampa moderna in Europa. Ciò che ha creato non è solo la stampa in sé, ma un vero e proprio processo industriale che passa dai caratteri mobili, creati usando il punzone degli orefici; l’inchiostro per questi caratteri; infine il torchio tipografico, ovvero il processo di composizione. Il merito del tedesco è quello di aver messo insieme gli strumenti, già esistenti, per creare la stampa, favorire la diffusione della cultura e la distribuzione di libri.
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