Quando fu scoperto che le correnti elettriche producevano effetti magnetici, Ampere suggerì che il campo magnetico generato da un magnete aveva origine da una moltitudine di piccolissime correnti elettriche esistenti in esso. A quei tempi ciò non poteva che essere una suggestiva ipotesi, ma oggi si sa che in tutta la materia esistono cariche elettriche in movimento: gli elettroni (con carica elettrica negativa), i quali all’interno delle molecole, sono in continuo,rapido movimento. Quindi l’idea suggerita da Ampere è corretta, poiché grazie al moto degli elettroni, ogni atomo può essere descritto come una piccola spira percorsa da corrente, la quale genera nello spazio circostante un debole campo magnetico.
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