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Ipponatte: vita e frammenti

Ipponatte. Vita e frammenti di Ipponatte, giambografo della letteratura greca.

IPPONATTE: VITA E FRAMMENTI. Ecco il riassunto sulla vita e i frammenti di Ipponatte, giambografo greco dell’età arcaica. Sul poeta Ipponatte abbiamo scarse notizie biografiche, per cui possiamo indicare approssimativamente il periodo in cui visse e gli avvenimenti della sua esistenza. Grazie ad un’indicazione del Marmor Parium possiamo collocarlo verso la seconda metà del VI secolo a.C. (540 a.C. circa). Nacque ad Efeso e probabilmente fu di origine aristocratica. Fu coinvolto nelle lotte politiche frequenti in quel periodo nelle città greche. Bandito da Efeso dai tiranni Atenagora e Comas, fu costretto a rifugiarsi a Clazomene, dove dovette lottare contro la povertà. Delle opere di Ipponatte ci sono giunti un centinaio di frammenti, scritti in dialetto ionico, a cui si mescolano termini di origine non greca e termini gergali. Inoltre, nell’antichità Ipponatte era noto per un episodio della sua vita. Il poeta aveva conosciuto due scultori di Chio, Bupalo e Atenide, i quali gli avevano fatto un ritratto caricaturale. I poveri scultori furono allora presi di mira dal poeta e furono talmente insultati che si suicidarono.
IPPONATTE, FRAMMENTI. I frammenti di Ipponatte che ci sono giunti rappresentano un ambiente moralmente degradato. I protagonisti sono persone rissose e violente, prostitute, ladri, straccioni: molti critici hanno quindi definito Ipponatte un “poeta maledetto”, associando i suoi contenuti a quelli dei simbolisti francesi. Insomma, il poeta si presenta come il cantore dei bassifondi, utilizzando un linguaggio scurrile e spregiudicato:

Fr. 70 D. reggetemi il mantello, voglio spaccare un occhio a Bupalo./Do di destro e di sinistro e non sbaglio un colpo.

Dal frammento sopra citato possiamo dunque dedurre che le poesie di Ipponatte sono essenzialmente frutto di un diretto autobiografismo. Per cui, egli potrebbe essere il rappresentante di un ambiente in cui egli stesso viveva e di cui faceva parte. Questo ambiente era il frutto di condizioni politiche e storiche mutate, che vedevano il tramonto dell’aristocrazia, l’avvento della tirannide, il formarsi di una classe di emarginati e diseredati, violenti e rissosi, immersi nella miseria materiale ma soprattutto morale.
FRAMMENTI DI IPPONATTE: IL LINGUAGGIO. Nonostante tutto possa far pensare ad Ipponatte come un poeta dei bassifondi, analizzando il linguaggio dei frammenti le considerazioni sembrano essere altre. Il linguaggio rivela infatti matrici letterarie aristocratiche, con richiami all’epos omerico. Il tono di disprezzo con cui, per esempio, Ipponatte si rivolge alla levatrice che ha fatto nascere Bupalo (“quale tagliaombelichi ti strigliò il sudiciume e ti lavò, /o marchiato da Zeus, mentre sgambettavi?” Fr. 12 D), rimanda al linguaggio tecnico medico contenuto nel Corpus Hippocraticum.
RIASSUNTO IPPONATTE: IL COLIAMBO. Infine, tutti i critici sono concordi nell’attribuire ad Ipponatte l’invenzione del coliambo o trimetro giambico scazonte, un trimetro giambico in cui l’ultimo piede, invece di essere uno giambo, è uno spondeo o un trocheo. La poesia di Ipponatte allora, possiamo dire, non fu né plebea né popolare. Egli fu probabilmente un uomo di una cultura pronfonda e raffinata, un aristocratico che volle sperimentare un nuovo genere di linguaggio e di poesia, utilizzando tematiche che fino a quel periodo furono poco trattate o del tutto nuove, ma che poi verranno sviluppate con Aristofane nella commedia attica antica.
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