Dalla monarchia alla Repubblica
Dopo la liberazione dell’invasore tedesco, l’Italia tornò unita e indipendente, ma doveva affrontare la ricostruzione materiale del Paese. Nell’estate del 1945, nacque il primo governo, presieduto da Ferruccio Parri, uno dei capi della Resistenza. Ne facevano parte il partito dei cattolici, la Democrazia Cristiana, il partito Comunista, il partito socialista, il partito liberale, il Partito d’Azione. Dopo la caduta di questo governo, ne fu formato un altro, con Alcide de Gasperi, che governerà nel 1953. Il 2 giugno del 1946, gli italiani furono chiamati a scegliere tra monarchia e Repubblica in un referendum popolare, e votarono per la prima volta le donne. Gli italiani scelsero la Repubblica.
La costituzione della Repubblica Italiana
Il 2 giugno gli italiani elessero anche l’assemblea costituente: rappresentata da 15 partiti, tra cui il più forte era la democrazia cristiana, quello socialista e quello comunista. Nel dicembre del 1947 venne approvata la nuova Costituzione repubblicana, che entrò in vigore il 1 gennaio del 1948. il primo presidente fu Enrico De Nicola.
Il piano Marshall in Italia
Nei primi mesi del 1947 De Gasperi si recò negli Stati Uniti, per rassicurare il governo americano sull’anticomunismo della Democrazia cristiana, e tornò così con un prestito d 100 milioni di dollari. Essi servirono per dare un grande impulsi all’economia e alla ricostruzione del paese. Nel maggio dello stesso anno De Gasperi formò un governo dove non c’erano né comunisti né socialisti. Nel 1949 l’Italia entrò a far parte della Nato.
Il centrismo
Le elezioni del 1948 chiusero definitivamente l’epoca dell’unità antifascista e ne aprirono quella del centrismo. De Gasperi scelse di coinvolgere i partiti di centro (liberale, repubblicano e socialdemocratico), favorendo una politica di collaborazione:
- il partito liberale era guidato da Benedetto Croce e dall’economista Luigi Einaudi
- il partito repubblicano era guidato da Ugo La Malfa
- il partito socialdemocratico era guidato da Giuseppe Saragat.
Le nuove leggi
Una delle iniziative più importanti fu la riforma agraria, nella quale il governo andava incontro alle esigenze dei contadini dell’Italia meridionale, infatti si passava da grandi latifondi a piccoli appezzamenti per contadini.
Un’altra legge fu la creazione della Cassa del Mezzogiorno, per affrontare l’arretratezza del Meridione, aiutandolo nell’agricoltura e nella costruzione di grandi opere pubbliche. Ma i soldi finirono nelle mani di partiti e non li utilizzarono per i veri scopi.
- Scuole Medie
- Storia