JORGE LUIS BORGES. Jorge Luis Borges nacque a Buenos Aires nel 1899, soggiornò a lungo in Europa nutrendosi di cultura europea, in particolare inglese. Nel periodo giovanile partecipò a movimenti d’avanguardia spagnoli e argentini, attivi in quegli anni. La sua curiostà lo spinse ad informarsi su discipline come patristica, filosofia medievale, cultura araba, ebraica e orientale. Questa erudizione fu poi applicata nelle sue opere, diventando il punto di partenza di costruzioni fantastiche. Borges si oppose alla dittatura di Peròn ealla caduta del dittatore, nel 1955 fu nominato direttore della Biblioteca Nazionale di Buenos Aires. I suoi ultimi anni furono angustiati dalla cecità che però non gli impedì di continuare il suo lavoro di intellettuale. La sua fama fu consacrata nel 1961 dal Premio Internazionale Formentor. Muore nel 1986.
JORGE LUIS BORGES: LE OPERE. L’esordio di Borges lo abbiamo nel campo della poesia e si colloca nell’ultraismo, un movimento d’avanguardia spagnolo che raccoglieva spunti dal dadaismo e dal Surrealismo:
- Fervore di Buenos Aires
- Luna di fronte
- Quaderno san Martin
Scrise inoltre brillanti racconti, in cui Borges raggiunge i massimi vertici espressivi:
- la prima raccolta del 1935 Storia universale dell’infamia: hanno come base fatti storici reali e le narrazioni sono sviluppate in forme paradossali
- Finzioni, 1944
- Aleph, 1949
Nelle ultime due raccolte l’autore parte da una narrazione erudita per poi arrivare ad un alto senso fantastico. Si tratta di una dimensione fantastica non in senso tradizionale, ma di una sofisticata avventura intellettuale. In forme limpide Borges riflette sul carattere labirintco del mondo, in cui il reale sfuma in finzione, in cui domna la casualità, il gioco combinatorio. La realtà appare un enigma complesso e affascinante che Borges ama investigare con i procedimenti del giallo. I mondi rappresentati da Borges non hanno niente a che vedere con la reaktà comune, ma sono moldi alternativi retti da leggi proprie. Per questo i simboli più amati dallo scrittore sono le immagini che si riflettono in un mondo di specchi, il labirinto. Nonostante il gioco intellettuale, la narrativa di Borges non dà mai l’impressione del puro dvertimento gratuito, ma dell’impegno concettuale a darci una visione “altra” del mondo a cui siamo abituati. Nelle ultime opere Borges ha reso più essenziale la sua invenzione fantastica:
- L’artefice
- Elogio dell’ombra
- Il libro di sabbia
Le ultime poesia (L’altro, lo stesso, La cifra) vanno in una direzione affine a quella dei racconti di riflessione flosofica e metafisica. Borges scrisse anche saggi. Ricordiamo:
- Discussione
- Storia dell’eternità
- Altre inqusizioni
Con Margarita Guerrero inoltre scrisse Manuale di zoologia fantastica, in cui vengono catalogate tutte le specie animali menzionate nella letteratura o presneti nelle tradizioni popolari.
- Letteratura Italiana