Alessandro Volta inventò nel 1774 una macchina a induzione elettrostatica per produrre carica elettrica. Esso è costituito da un disco metallico con un manico isolante e da una base di appoggio di materiale isolante. Strofinando la base isolate con un panno essa si carica negativamente, appoggiando il disco metallico esso si carica per induzione, con carica positiva verso la base e negativamente sulla parte superiore. Se tocchiamo con un dito la parte superiore, le cariche negative si disperdono a terra e staccando il disco dalla base e togliamo il dito il disco rimane carico positivamente. Prima di iniziare l’esperimento useremo un elettroscopio a foglie per verificare che il disco era scarico e successivamente lo riutilizzeremo per verificare che il disco era carico. La base rimarrà carica negativamente e se si poggia i nuovo il disco sulla base si ricostituisce la situazione iniziale. Naturalmente per il principio di conservazione della carica durante tutto l’esperimento non si è creata carica ma la carica si è trasferita o per contatto o per induzione di volta in volta sulla base, sul disco, sull’elettroforo e a terra.
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