Van Gogh realizza paesaggi e soggetti il più possibile simili alla realtà nei lineamenti, ma molto diversi per l’uso particolare del colore.
All’inizio della sua carriera si dedica ai ritratti del suo ambiente, rappresentati in modo accurato e naturale. Ma l’artista, colpito e dominato dall’intensità della sua esperienza emotiva interiore, evidenzia il desiderio di esternare questa intensità nelle tele. Dopo circa dieci anni della sua carriera, infatti, c’è un cambiamento nel suo uso dei colori, con particolare riguardo alla loro dimensione materica.
In questi anni, sperimenta tecniche diverse, mettendo in risalto le forme circondandole di contorni scuri e pennellando lo sfondo a strati, oppure ondulando i contorni per accentuare la struttura delle forme, oppure punteggiando con brevi pennellate o spremendo il colore dal tubetto direttamente sulla tela. In diversi casi ha evidenziato il suo concetto del dipingere senza un disegno di base, senza cioè realizzare il disegno con il carboncino.
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