Darius, Persarum rex, magnam classem ingentesque copias paravit ut Graeciam occuparet. Postquam ad litora Atticae pervenerunt, Persae castra posuerunt in campo Marathonio, ut inde ad urbem Athenas contenderent. Tum Athenienses legatos ad Graecas civitates miserunt, ut auxilio venirent; sed soli Plataeenses mille milites miserunt. Duces Athenienses copias ex urbe eduxerunt, ut proelio dimicarent. Postero die Miltiades, Graecorum dux, copias instruxit in campo nonnullis arboribus consito et sub radicibus montis, ut mons Atheniensium terga tegeret et arbores hostium equites impedirent. Persarum dux, antequam Lacedaemoniorum auxilia pervenerunt, pugnare statuit. Itaque proelium commisit, sed Graeci mirabili virtute pugnaverunt et hostes profligaverunt. Ita Graeci libertatem servaverunt.
Versione tradotta
Dario, re dei Persiani, allestì una grande flotta ed ingenti milizie per occupare la Grecia. Dopo che giunsero alle coste dell'Attica, i Persiani posero l'accampamento nel campo di Maratona, per dirigersi da quel luogo verso la città di Atene. Allora gli Ateniesi inviarono gli ambasciatori alle città greche, affinché giungessero in aiuto; ma i soli abitanti di Platea inviarono mille soldati. I condottieri ateniesi condussero le milizie fuori dalla città, per scontrarsi in battaglia. L'indomani Milziade, condottiero dei Greci, schierò le milizie su un campo coperto da alcuni alberi e sotto le radici del monte, affinché il monte coprisse le schiene degli Ateniesi e gli alberi ostacolassero i cavalieri dei nemici. Il condottiero dei Persiani, prima che giungessero i rinforzi degli spartani, decise di combattere. E così si compì la battaglia, ma i Greci combatterono con ammirevole virtù e sconfissero i nemici. Così i Greci conservarono la libertà.
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- La Lingua delle Radici 1
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