La carriola di Luigi Pirandello: riassunto della novella - Studentville

La carriola di Luigi Pirandello: riassunto della novella

La Carriola, riassunto e analisi della novella di Luigi Pirandello; sintesi della trama, personaggi e tematiche portanti della novella dello scrittore siciliano.

La Carriola: scheda dell’opera

  • Titolo: La Carriola
  • Autore: Luigi Pirandello
  • Anno di Pubblicazione: 1917
  • Contenuto in: Novelle per un Anno
  • Stile: racconto

Riassunto de La Carriola di Luigi Pirandello

La novella La Carriola di Luigi Pirandello ha come protagonista un famoso avvocato, chiuso e ignaro nella sua prigione della forma di emerito professionista che la società gli impone, Un giorno, ritornando da un viaggio di lavoro, mentre in treno studia alcune pratiche, ad un certo punto, riscontrando difficoltà nella lettura, alza lo sguardo verso il finestrino e viene attratto dalla dolcezza della campagna. Si accorge che non è lui che guarda, ma il suo io più profondo, libero e vero, e che avverte dunque il brulichio di una vita che avrebbe voluto vivere ma che non ha vissuto. Inizia a provare pena, e si addormenta sognando quella vita felice che avrebbe potuto vivere, ma che non ha vissuto.

Come in Ciaula scopre la luna, anche qui la natura richiama l’uomo ad una vita più libera, fresca e genuina. Giunto quasi a destinazione, l’avvocato si sveglia, e sente amaramente la frattura tra la vita sognata e felice e la realtà della forma che lo rinchiude nella sua prigione. Quando sul pianerottolo di casa legge, inciso sulla targa di ottone, il suo nome costellato da titoli accademici e professionali, sente di nuovo la frattura tra l’io felice del suo sogno e la maschera che è costretto a portare, portandosi il peso degli obblighi familiari, professionali, sociali. Viene preso allora dalla voglia di abbandonare tutto e iniziare una nuova vita: tuttavia, il pensiero dei figli lo obbliga a ritornare nella sua forma, e quindi rientra a casa conducendo la solita vita.

Da quel giorno la vita dell’uomo comincia a cambiare, egli vive la pena del vedersi vivere, come se in lui esistessero due personalità: quella del vecchio io, cioè l’avvocato di successo, insieme a tutti i doveri e alla forma imposta dalla società, e quella del nuovo io, scoperto di recente, che si ribella al vecchio io e lo schernisce per la sua viltà e falsità.

Non potendosi più liberare della forma in cui vive, si vendica di essa compiendo lo stesso atto, ogni giorno, nella massima segretezza. Appena ha un minuto libero infatti, l’uomo si chiude a chiave nello studio, e preso da una forte voluttà “corre alla cagnetta ce dorme sul tappeto: piano, con garbo, le prende le due zampine di dietro e le fa fare la carriola: le fa muovere non più di otto o dieci passi, con le sole zampette davanti, reggendola per quelle di dietro”.

La Carriola di Pirandello: analisi della novella

Nella mente turbata del protagonista, quest’ultimo atto è un modo per evadere dai doveri della forma in cui è costretto a vivere, una maniera per vendicarsi della società che gli impone di essere quello che in realtà non vorrebbe. La carriola svolge il motivo del relativismo psicologico in senso verticale, del contrasto tra la mutabilità del nostro io e la rigidità della forma.
Si sviluppa poi il tema della perenne insoddisfazione dello spirito umano, che aspira ad un mondo diverso, libero dalle ipocrisie, dagli schemi del conformismo e affermare così l’autenticità dell’essere.

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