Ceres, Iovis soror, magnos honores ab antiquis accipiebat, quod ingentia beneficia hominibus tribuerat. Olim homines, qui in silvis habitabant et ingenti ferocià erant, bestiarum carne vivebant: veteribus enim temporibus leges communes agrorumque cultura ignorabantur. Tali aetate dea Ceres ferocium hominum mores sapienti consilio commutavit; a dea enim urbes aedificatae sunt, scelera turpia legibus minuta sunt, agrorum et arborum cultura sapienti diligentià monstrata est. Tali modo homines castaneas molles, poma utilia frugesque copiosas collegerunt et Cererem frugum deam coluerunt. Postea multos annos felices in vicis et in urbibus sedes stabiles e ligno vel lapide habuerunt.
Versione tradotta
Cerere, sorella di Giove, riceveva dagli antichi grandi onori, perché aveva concesso agli uomini straordinari
benefici. Un giorno gli uomini, che dimoravano nei boschi ed erano di smisurata ferocia, si nutrivano con la carne
delle bestie: infatti nei tempi antichi non si conoscevano le comuni leggi e la coltivazione dei campi.
In quel determinato periodo la dea Cerere mutò le abitudini degli uomini feroci con una saggia decisione;
infatti dalla dea furono edificate le città, furono ridotte con le leggi le azioni turpi e scellerate, fu mostrata con saggia scrupolosità la coltivazione dei campi e degli alberi. In tal modo gli uomini raccolsero le dolci castagne, gli utili frutti ed abbondanti raccolti ed onorarono Cerere come la dea dei raccolti.
Dopo molti anni felici ebbero sedi stabili di legno o di pietra nelle campagne e nelle città.
- Letteratura Latina
- Lingua Magistra 1
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