Cura, quae fluvium tranabat, vidit cretosum lutum, sustulit cogitabunda et finxit hominem. Intervenit Iuppiter; Cura homini spiritum dare desiderabat, quod facile ab Iove impetravit. Cui Cura nomen suum imponére optabat, sed Iuppiter prohibuit suumque nomen ei dabat. De nomine Cura et Iovis disceptabant, sed surrexit et Tellus suumque nomen ei imponebat, quandoquidem corpus suum praebuerat. Sumpserunt Saturnum iudicem; quibus Saturnus sic iudicavit: «Tu, Iuppiter, quoniam spiritum dedisti, animam post mortem accipe; Tellus, quoniam corpus praebuit, corpus recipito. Cura quoniam prima eum finxit, in vita eum possidebit; sed quoniam de nomine eius controversia est, homo vocabitur, quoniam ex humo est factus».
Versione tradotta
Cura, che attraversava un fiume, vide un fango argilloso, pensando lo sollevò e plasmò l'uomo. Intervenne Giove; Cura desiderava dare lo spirito all'uomo, cosa che facilmente ottenne da Giove. A costui Cura desiderava dare il proprio nome, ma Giove proibì e gli dava il suo nome. Cura e Giove discutevano sul nome, ma si alzò anche la Terra e gli imponeva il suo nome, dato che aveva procurato il suo corpo. Presero Saturno come giudice: Saturno sentenziò così per costoro: "Tu, Giove, poiché hai dato lo spirito, accogli l'anima dopo la morte; Terra, poiché ha fornito il corpo, riceverà il corpo. Cura, poiché per prima lo plasmò, lo avrà in possesso durante la vita; ma poiché c'è una controversia riguardo il suo nome, sarà chiamato uomo, poiché fu creato dal fango".
- Letteratura Latina
- Lingua Magistra 1
- Versioni dai Libri di Esercizi