La dea Cura di Igino - Studentville

La dea Cura di Igino

Cura,cum quendam fluvium transiret, vidit cretosum lutum: id sustulit cogitabunda et coepit fingere hominem. Dum deliberat secum quidnam fecisset, intervenit Iuppiter. Rogat eum Cura ut ei daret spiritum, quod facile ab Iove impetravit. Cui cum vellet Cura nomen suum imponere, Iuppiter prohibuit et suum nomen ei dandum esse dixit. Cum de nomine Cura et Iuppiter disceptarent,surrexit Tellus et suum nomen ei imponi debere dicebat, quandoquidem corpus suum praebuisset. Sumpserunt Saturnum iudicem. Quibus Saturnus: “Tu Iuppiter, ait, quoniam spiritum dedisti, cum mortus erit, spiritum recipies; tu, Tellus, quoniam corpus dedisti, corpus recipies. Quoniam Cura prima eum finxit, quamdiu vixerit, cura eum possideat; sed quoniam de nomine eius controversia est, homo vocetur, quoniam ex homo videtur esse factus

Versione tradotta

Mentre attraversava un fiume, l’Inquietudine scorse del fango argilloso, lo prese pensosa e cominciò a modellare un uomo. Mentre considerava tra sé e sé che cosa avesse fatto, sopraggiunse Giove; l'Inquietudine lo pregò1 di infondere lo spirito nell'uomo, cosa che ottenne facilmente da Giove. Ma siccome l'Inquietudine pretendeva di dargli il proprio nome, Giove glielo proibì e disse che invece bisognava dargli il suo. Mentre l'Inquietudine e Giove disputavano sul nome, si fece avanti anche la Terra, e sosteneva che bisognava imporgli il suo nome, dal momento che essa aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo). Allora presero come giudice Saturno; ma Saturno decise diversamente: "Tu, Giove, poiché infondesti lo spirito, dopo la morte dell'uomo riceverai la sua anima; tu, Terra, dato che fornisti la materia, riprenderai il suo corpo; l'Inquietudine, siccome lo ha modellato per prima, lo possieda per tutta la vita. Ma, dal momento che c'è disaccordo sul suo nome, sia chiamato uomo, perché fu creato dall'humus".

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