Hoc cotidiana meditatione firmandum est et altius figendum (est): neminem posse beate vivere, ne tolerabiliter quidem, sine philosophia. Nobis igitur perseverandum est et adsiduo studio sapientiae robur addendum (est) menti animoque. Philosophia enim animum format, vitam disponit, actiones regit, agenda et omittenda demonstrat, sedet ad gubernaculum et per fluctus tempestatesque cursum dirigit. Sine hac nemo intrepide potest vivere, nemo secure; omnia, quae accidunt, consilium exigunt, quod tantum a philosophia petendum est. Dicet aliquis: «Quid mihi prodest philosophia, si fatum est? Quid prodest, si deus, mundi rector, est? Quid prodest, si casus imperat?». Quidquid est ex iis, Lucili, philosophandum est; sive nos inexorabili lege fatum costringit, sive deus, arbiter universi, cuncta disposuit, sive casus res humanas sine ordine impellit et iactat, philosophia nos tueri debet. Haec nos adhortabitur ut deo libenter pareamus, ut fortunae contumaciter: nam deus sequendus est, casus ferendus (est).
Versione tradotta
Con la meditazione quotidiana bisogna convincersi e imprimersi piuttosto in profondità questo: che nessuno può vivere beatamente, né in modo tollerabile, senza filosofia. Dobbiamo dunque perseverare e aggiungere alla mente e all'animo il vigore della saggezza con un assiduo impegno. La filosofia infatti forma l'animo, dispone la vita, regge le azioni, mostra le cose che vanno fatte e quelle che vanno omesse, siede al timone e attraverso flutti e tempeste mantiene la rotta. Senza di essa nessuno può vivere intrepidamente, nessuno in sicurezza; tutte le cose che accadono esigono una decisione, che soltanto dalla filosofia deve essere presa. Qualcuno dirà: «A cosa mi giova la filosofia, se c'è il destino? A cosa serve, se c'è un dio, signore del mondo? A cosa giova, se impera il caso?». Qualunque cosa sia tra queste, Lucilio, è necessario filosofare; sia che il fato ci costringa con una legge inesorabile, sia che un dio, arbitro dell'universo, abbia disposto tutte le cose, sia che il caso mandi avanti e agiti le cose umane senza un ordine, la filosofia deve proteggerci. Questa ci esorterà ad obbedire volentieri al dio, alla fortuna con riluttanza: infatti il dio è da seguire, il caso da sopportare.
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