La frugalitas dei Romani - Studentville

La frugalitas dei Romani

Antiqui Romani ad sobriam vitam apti erant: eorum divitiae modicae erant, sed magna cum concordia vivebant, patriam colebant, hostias deis deabusque in templorum aris immolabant. Non solum arma tractabant et inimicos repellebant, sed etiam seduli agricolae erant et suam vitam parcam et probam degebant. Magna industria suos agros aratris subigebant, frumentum serebant, fossis arva irrigabant. A feminis earumque viris rusticae operae explicabantur et a pueris capellae ad pabula propellebantur. Romani agricolae, qui modico cibo contenti erant, in suis parvis tuguriis habitabant neque nimia commoda optabant. Pater familias filiis filiabusque summae innocentiae prima exempla praebebat, quia minime lautitiam quaerebat, et in liberos severum suum imperium tenebat. Roma, dum Romani suos agros amabant, magna erat. Deinde, propter divitiarum humanum desiderium, imperii incolae multis vitiis capti sunt, quae eorum animos corruperunt.

Versione tradotta

Gli antichi Romani era adatti ad una vita sobria: le loro ricchezze erano modeste, ma vivevano con grande concordia, veneravano la patria, immolavano vittime a dèi e dee sugli altari dei templi. Non solo maneggiavano le armi e scacciavano i nemici, ma erano anche contadini diligenti e conducevano la loro vita parca e onesta. Con grande impegno dissodavano i loro campi con gli aratri, seminavano il grano, irrigavano i terreni con i canali. Dalle donne e dai loro uomini erano svolte le mansioni rustiche e dai fanciulli venivano spinte le capre ai pascoli. I contadini romani, che erano contenti del cibo modesto, abitavano nelle loro piccole capanne e non desideravano eccessive comodità. Il padre di famiglia offriva ai figli e alle figlie i primi esempi di somma onestà, poiché non cercava minimamente la ricchezza, ed esercitava verso i figli il suo comando severo. Roma, finché i Romani amavano i loro campi, era grande. Poi, a causa del desiderio umano di ricchezze, gli abitanti dell'impero furono presi da molti vizi, che corruppero i loro animi.

  • Letteratura Latina
  • Lingua Magistra 1
  • Versioni dai Libri di Esercizi

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