Ab urbe condita - La guerra con gli equi - Studentville

Ab urbe condita - La guerra con gli equi

Consul Romanus, ut ad montem pervenit, haud procul ab hostibus castra posuit, sed vim hostium timuit et castris se tenebat. Quod ubi senserunt hostes, crevit ex pavore alieno, ut solet, audacia, et nocte romanorum castra oppugnaverunt.Postquam autem vis eorum parum profuit, postero die ( il giorno dopo) castra romana undique circumdederunt. Sed quinque equites Romani Romam fugerunt,et obsidionem nuntiaverunt: consul circumcludebatur et magnum periculum ei eiusque copiis imminebat, Romae quoque salus dubia erat. Tum senatores Lucium Quintum Cincinnatum, clarum strenuumque virum, dictatorem fecerunt.

Versione tradotta

Il console romano, come giunse al monte, pose l'accampamento non lontano dai nemici, ma temette la forza dei nemici e si teneva nell'accampamento. Quando i nemici capivano ciò, crebbe dal timore altrui, come è solito, l'audacia, e di notte assediarono l'accampamento dei romani. Dopo che tuttavia la loro forza giovò poco, il giorno dopo circondarono da ogni parte l'accampamento romano. Ma cinque cavalieri romani fuggirono a roma, e annunciarono l'assedio: il console era chiuso e un grande pericolo era a quello e alle sue truppe imminente, anche a la salute di roma era dubbia. Allora i senatori fecero dittatore Cincinnato, famoso e valoroso uomo.

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