La Guerra dei Cent’anni: prodromi e cause
Per oltre un secolo, dal 1337 al 1453, la Francia e l’Inghilterra si scontrarono in un conflitto chiamato Guerra dei Cent’anni, svoltasi in territorio francese. Ormai da tempo il fatto che il maggiore vassallo del re di Francia fosse il sovrano d’Inghilterra aveva creato tensione tra i due regni. La dinastia dei Plantageneti controllava ancora saldamente il ducato francese di Aquitania. Ciò ostacolava i progetti di riunificazione territoriale avviati dalla corona di Francia, in particolar modo da Filippo IV il Bello. La tensione si trasformo in scontro aperto quando, morto il re di Francia Carlo IV, ultimo discendente maschio dei Capetingi, Edoardo III Plantageneto contestò l’elezione di Filippo VI appartenente al ramo dei Valois, facendo valere i diritti della propria madre, sorella di Carlo IV. Per il sovrano inglese l’unione delle due corone nella sua persona sarebbe stato il modo migliore per dare fine al contrasto. Il conflitto inoltre fu incrementato da interferenze di carattere politico ed economico.
La Guerra dei Cent’anni: vittorie inglesi e la prima riscossa francese
La fase iniziale della guerra vedeva vincitori gli inglesi: l’esercito inglese, inferiore di numero, era più disciplinato e composto da reparti leggeri di cavalleria e arcieri specializzati.
Gli inglesi portarono 2 importanti vittorie:
- Crécy (1346), grazie all’uso innovativo delle bombarde
- Poitiers (1356) in cui la nobiltà francese si diede alla fuga lasciando che il proprio re, Giovanni II il buono, fosse catturato dagli inglesi
Carlo, il figlio del sovrano francese catturato, fu allora costretto a firmare a Bretigny una pace durissima: pagare il riscatto per il padre e cedere la regione sud-occidentale della Francia. In cambio però Edoardo III rinunciava alle pretese sulla corona francese. Nel 1364 Carlo sale al trono con il nome di Carlo V e nel 1369 dichiara nulli gli accordi di Brétigny. Alla sua morte (1380) i due Paesi erano stremati, e l conflitto si interruppe per circa 30 anni.
La Guerra dei Cent’anni: la lotta tra gli armagnacchi e i borgognoni
Alla morte d Carlo V la monarchia francese attraversò un periodo di crisi e debolezza. Il nuovo sovrano, Carlo VI, era un fanciullo, e governò sotto la tutela degli zii. Raggiunta la maggiore età si scoprì che era affetto da evidenti segni di malattia mentale, dunque si contesero il potere il fratello Luigi d’Orleans e lo zio Filippo l’Ardito. Nel 1407 Luigi fu ucciso dal cugino Giovanni Senza Paura, figlio di Filippo l’Ardito, e da qui scoppiò una guerra civile tra due fazioni:
- Armagnacchi, sostenitori del nuovo duca d’Orleans
- Borgognoni, seguaci di Giovanni senza Paura
La Guerra dei Cent’anni: la ripresa francese
Approfittò di questa situazione il giovane re inglese Enrico V di Lancaster, il quale con l’appoggio dei borgognoni riaprì il conflitto con la Francia, conseguendo un’importante vittoria a Azincourt (1415). Cinque anni dopo, con il trattato di Troyes (1420), Enrico V sposò la figlia di Carlo VI e venne riconosciuto erede della corona di Francia, oltre che reggente insieme al duca di Borgogna. Tuttavia l’unificazione delle due corone non avvenne. Carlo VI ed Enrico V morirono quasi contemporaneamente, e il delfino di Francia, visto che Enrico VI di Inghilterra aveva solo 9 mesi, si fece riconoscere sovrano nelle regioni a sud della Loira con il nome di Carlo VII. La riscossa francese avvenne grazie ad una giovane contadina della Lorena, Giovanna D’Arco, soprannominata la pulzella d’Orleans, la quale, dicendo di essersi ispirata al cielo, ottenne da Carlo un esercito con cui liberò Orleans dall’assedio inglese (1429). Nel 1435 il duca d Borgogna riconosce Carlo VIII, ponendo fine allo scontro tra armagnacchi e borgognoni: il re di Francia allora raccolse sotto di sé la nazione e sconfisse gli inglesi. Il conflitto terminò nel 1453, e l’unico territorio francese rimasto in mano agli inglesi fu il porto di Calais.
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