Guerra del Peloponneso: cause e riassunto degli eventi - StudentVille

La guerra del Peloponneso: riassunto degli eventi principali

Gli eventi principali legati alla guerra del Peloponneso che ha visto contrapposte Sparta e Atene.

La guerra del Peloponneso: riassunto degli eventi principali

Possiamo definire la guerra del Peloponneso come la guerra civile greca, in quanto coinvolse tutte le poleis greche in due blocchi contrapposti. Le due principali avversarie furono Sparta e Atene, con le seguenti alleate:

  • Alleate di Sparta: Peloponneso, Leucade, Ambracia, Locride e Focide, Megara
  • Alleate di Atene: Attica, Lesbo, Zacinto, Corcira, Chio, Naupatto, Platea, Tessaglia, Tracia, citta delle coste dell’Asia Minore, isole dell’Egeo

Guerra del Peloponneso: Prima Fase

La guerra del Peloponneso di svolge in due fasi. La prima fase ha inizio nel 431 a.C., quando Platea, alleata di Atene, viene invasa da un contingente tebano. La città non si arrende e resta alleata di Atene. Intanto l’Attica settentrionale viene invasa dal re spartano Archidamo III e devastata.

  • 430 a.C. Gli spartani invadono l’Attica fino a Sud di Atene, ma l’invasione viene bloccata dalla famosa peste di Atene in cui perse la vita Pericle.
  • 429 a.C. Sparta invade Platea e la conquista completamente nel 427 a.C.
  • 428 a.C. Lesbo si ribella ad Atene e passa dalla parte degli spartani. Atene assedia l’isola, conquista Mitilene e si riprende tutto il territorio.
  • 427 a.C. Atene conquista Leucade e fa la prima spedizione in Sicilia perché vuole bloccare l’espansionismo di Siracusa. La spedizione però si conclude con un nulla di fatto.
  • 425-424 a.C. Atene si impadronisce di Pilo e Sfacteria nel cuore del Peloponneso. Poi conduce un attacco vincente contro Megara.
  • 423 a.C. Brasida, condottiero spartano, induce la Tracia e l’isola calcidica a ribellarsi ad Atene. Atene invia un contingente guidato da Cleone con lo scopo di riprendere il controllo della zona. Durante lo scontro muoiono Cleone e Brasida, mentre il territorio passa agli spartani.
  • 421 a.C. A Sparta e Atene prevalgono i partiti della pace, per cui si firma la Pace di Nicia, che sarebbe dovuta durare per 50 anni.

Guerra del Peloponneso: Seconda Fase

Atene organizza una seconda spedizione in Sicilia tra il 415 e il 413 a.C. Questa spedizione indebolì la posizione di Atene e contribuì al suo declino. Riguardo alla spedizione ad Atene c’erano due opposte fazioni:

  • Nicia era contrario
  • Alcibiade convinse l’opinione pubblica dicendo che ciò avrebbe arricchito la città e avrebbe limitato il potere di Sparta.

Si accolse allora la richiesta di aiuto della città siciliana di Segesta contro Selinunte e Siracusa. Si preparò una flotta con 134 triremi e 5100 opliti. Tuttavia, all’esordio della spedizione accadde ad Atene un fatto spiacevole, chiamato Mutilazione delle Erme. Le erme erano le statue con il volto e il fallo del dio Ermes poste agli incroci delle strade. Queste vennero misteriosamente mutilate e venne accusato Alcibiade. Probabilmente fu opera dei suoi avversari politici.

Intanto, nel 415 a.C., salpano le navi guidate da Alcibiade, Nicia e Lamaco. Alcibiade pensava di creare un’alleanza con le città siciliane contro Siracusa, ma i risultati furono deludenti e l’assedio di Siracusa lento. Alcibiade inoltre viene richiamato in patria per le erme, ma si rifugia a Sparta dove dà il suo contributo militare contro Atene, che lo condanna a morte.

414 a.C. Gli ateniesi costruiscono un muro per chiudere la città di Siracusa, ma un contingente spartano sopraggiunge in aiuto della città siciliana.

Nel 413 a.C. arriva una flotta ateniese guidata da Demostene, ma non serve a nulla. Intanto in Grecia Sparta occupa Decelea, nel cuore dell’Attica. I siracusani distruggono la flotta ateniese e vengono uccisi Nicia e Demostene. I superstiti vengono portati nelle latomie, cave per i prigionieri. Questa spedizione segna la fine della città di Atene.

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