Antiquitus viri rudes erant, in silvis habitabant et cum feminis et liberis vivebant nec aratris terram colere sciebant. Primus Saturnus, Urani et Geae filius, ab Olympo in mundum veniebat, viros dispersos congregabat et aureum aevum instituebat. Saturnus Italorum deus erat et agros protegebat. In terra iustitia colebatur, arma non sciebantur et in agris laetitia erat: nam iustitia et temperantia in terra florebant et Saturni instrumenta regni erant. Atque viri feminaeque in concordia et in gaudio vivebant: nam nec bella nec pericula nec morbos cognoscebant sed poma carpebant quae terra sponte praebebat. Itaque Itali Saturni aevum aureum appellant et Romae quotannis a populo ludis deus Saturnus celebratur.
Versione tradotta
Nell'antichità gli uomini erano rozzi, abitavano nei boschi e vivevano con donne e figli, e non sapevano coltivare la terra con gli aratri. Per primo Saturno, figlio di Urano e Gea, giungeva sulla Terra dall'Olimpo, riuniva gli uomini dispersi e istituiva l'età dell'oro. Saturno era un dio degli Itali e proteggeva i campi. Sulla terra si coltivava la giustizia, non si conoscevano le armi e c'era letizia per i campi: infatti fiorivano sulla terra giustizia e temperanza ed erano gli strumenti del regno di Saturno. E gli uomini e le donne vivevano nella concordia e nella gioia: infatti non conoscevano né guerre né pericoli, né malattie, ma prendevano i frutti che la terra produceva spontaneamente. Così gli Itali chiamano dell'oro i periodo di Saturno e a Roma ogni anno il dio Saturno è celebrano dal popolo con giochi.
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