La pioggia nel pineto: riassunto
La pioggia nel pineto, scritta probabilmente fra il luglio e l’agosto 1902, è una delle poesie più famose di D’Annunzio.
Siamo nel momento culminante dell’estate: il poeta e la sua compagna, chiamata con il nome suggestivo di Ermione, passeggiano nella pineta che ricopre la spiaggia toscana. Non appena comincia a cadere la pioggia, il poeta invita Ermione a tacere e ad ascoltare il concerto delle gocce, prima rade, poi sempre più fitte e violente sugli alberi e i cespugli; a questo suono si mescolano poi il canto delle cicale e il gracidare delle rane in lontananza. Il poeta ed Ermione camminano per il bosco e lentamente si confondono nella vita della foresta, diventando essi stessi alberi ed erbe.
La pioggia nel pineto: i motivi e il significato
Due sono i motivi principali del testo:
- Il primo è la descrizione della pioggia che cade, attraverso le sensazioni sonore che i due protagonisti umani ricevono. Il suono della pioggia viene ricreato attraverso il suono della musica e dei versi.
- Il secondo motivo è quello della fusione dell’uomo con la natura, per cui pian piano la persona tende a perdere la propria identità culturale per immergersi nei ritmi della natura; questo sentimento, conosciuto con il nome di panismo, dal dio greco Pan, divinità delle selve e delle foreste, è tipico della poesia di Alcyone; ne la pioggia nel pineto avviene una progressiva trasformazione, appunto quella da esseri umani in alberi e simili, che arriva alla completa realizzazione dell’ultima strofa, quando uomo e natura sono completamente uniti.
La pioggia nel pineto: spiegazione dello schema metrico
Schema metrico: quattro strofe di trentadue versi ( trisillabi, senari e novenari) ciascuna. Versi liberi, legati da frequenti rime, anche interne, e assonanze.
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- Gabriele D'Annunzio
- Letteratura Italiana - 800